LA MISURA DEL CIOCCOLATO (della Lega)

festa-del-cioccolato-650x919

In ogni dramma che si rispetti qualche goccia di ridicolo, come l’arresto per chi ruba il pane e l’elezione a senatore per chi ruba 49 milioni di euro, deve pure esserci.

La consigliera comunale Cinzia Bettega della Lega, che oggi con presunta solennità affianca un dramma personale come un senza dimora davanti al Teatro della Società con il decoro per la Festa del Cioccolato, si è incaricata, per l’occasione, di fornire questo prezioso ingrediente.

Qualcuno potrebbe pensare – equivocando – che l’animosa leghista, intendesse tutelare l’uomo, che lei chiama, con intento dispregiativo, “barbone”, in realtà stava come sempre esaltando sé stessa.
Trarre profitto dalle difficoltà, ove possibile pure dalle disgrazie altrui.

Ci sono persone (quasi sempre uomini e donne adulte e pubbliche: il che, se ci pensiamo bene, rende ancora più penosa la situazione) per i quali l’ego e l’interesse personale e di partito sono la sola cosa che conta. Magari fino al punto di gongolare di fronte alla trasformazione della cronaca politica in cronaca nera perché questi politici son gente che si diverte solo se alla fine arriva la polizia o almeno i vigili urbani.

Ma quella del decoro urbano, francamente, non è una buona giustificazione. Una tavoletta di cioccolato non può essere un ingrediente accettabile neppure nelle innominabili alchimie del consenso elettorale.

Il cioccolato è prezioso perché mette in moto le endorfine e il piacere, ma il senso della misura è molto più importante perché differenzia le persone dagli sciacalli politici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *