IL MARE DELLE SARDINE (di Lecco) E’ PIU GRANDE DEI PARTITI

alborelleAnche a Lecco è nato, per il momento su Facebook con l’idea di concretizzarsi nelle piazze, il “coordinamento” delle Sardine.
L’oceanico movimento popolare nato a Bologna che si sta moltiplicando in molte città.
Qui con il bel nome di “alborelle”
È una bella notizia.
Il manifestarsi di anticorpi della società verso una politica urlata, di odio, sintonizzata solo sull’interesse personale e di partito, disinteressata al Bene Comune anche con la manipolazione di notizie e istanze popolari, è un fatto positivo da osservare con benevolenza.
Soprattutto per la positività nel vedere affiorare questi anticorpi sulla spinta di promotori giovani che aggregano partendo anche da chiare modalità di partecipazione: “nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto”.
Che non vuol dire che i partiti politici sono avversari ma che sono altro: interlocutori.
È anche questo che desta simpatia, condivisione da chi, in questi anni, si è disaffezionato al voto perché non si riconosceva e non riusciva a incidere in quella classe politica che ha trasformato la vita sociale in una politica urlata, di odio, sintonizzata solo sull’interesse personale.
Leggendo che qui a Lecco i promotori sono dei giovani addirittura componenti l’organizzazione di PD e Sinistra Italiana (che dicono in più di voler rimanere anonimi, anche se è un segreto di pulcinella) trovo tutto ciò un grave errore strategico e tattico ma soprattutto di onestà.
Per più motivi.
Il primo è che sembra davvero evidente che si voglia mettere il cappello e sfruttare la visibilità di un movimento altro.
Il secondo è che dimostra indirettamente che i loro partiti non sono in grado di aggregare sotto il proprio nome.
Non si può depotenziare o ingabbiare un movimento che cresce dal basso, che riavvicina le persone alla politica su binari di bene comune, solidarietà ed educazione, un bellissimo e utile movimento che mostra il “re nudo”.
Non si può e soprattutto non si deve
Il mare delle Sardine è più grande dei partiti

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