DOBBIAMO FARCI ANTIDOTO

FB_IMG_15830506550709389Troppa stampa sta trasformando il Coronavirus in intrattenimento. Le Istituzioni in un gioco a chi di loro fa peggio.

E’ un susseguirsi di “tutto il virus minuto per minuto” anche sui siti locali, mappe interattive, videowall. Siam passati dal dovere di informare allo scatenarsi del circo mediatico. Per audience, per catturare l’attenzione con ogni dettaglio possibile e ingigantendo i fenomeni. Mancano solo le ronde ai citofoni. Lo stesso vale con le Istituzioni. Spiegano di non voler creare allarmismi e non fan che diffondere ansie e panico ingiustificati con dichiarazioni contraddittorie. Salvini in prima linea con i kit da vendere all’offerente più spaventato

Le Istituzioni un giorno chiudono i bar alle 18 e due giorni dopo li riaprono se ci sono i tavolini.  Un giorno dicono “Milano​ rischia di essere come​ Wuham” e quello dopo “è poco più che una normale influenza”. Per poi presentarsi con la mascherina.

Abbiamo perso la misura.
C’è un’incredibile sproporzione tra il problema che si sta affrontando e le misure intraprese.  Che non vuol dire che il Coronavirus non sia pericoloso ma che parlare di pandemia e di rischio​ strage è da​ irresponsabili.  Viviamo le Ordinanze non come panico e che non le scrivano alla carlona.

Dicano le cose vere e le dicano chiare    

Dobbiamo, ognuno farci antidoto per debellare questo virus mediatico e politico, in attesa che la medicina debelli quello​ sanitario. Rischiamo un danno che non possiamo permetterci. Come Comunità per i rapporti sociali, come Paese per il sostentamento di imprese e famiglie

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