Ce lo stanno dicendo in tutte le lingue e modi.
E fa nulla se l’han detto in ritardo, a piccoli passi, minimizzando prima e dicendoci di #usciamodicasa a fare gli aperitivi disubbidienti o che cazzo.
Ora ce lo stan dicendo in tutte le lingue e modi
State a casa a rompervi il cazzo ma non rompere il cazzo. Punto.
Seguite 2norme igieniche 2 (distanza di 1 metro e lavarsi le mani spesso. Così? Ancora di più). Qui si muore che nemmeno in guerra. Qui non si riesce a curare quasi più nessuno, figuriamoci a salvarli. A curarvi e a salvarvi. A curarti e a salvarti.
Servono, inizialmente, due settimane. 13 giorni. Uno è già passato metà. Stiamo a casa a romperci il cazzo ma non rompiamo il cazzo. Punto. Perché altrimenti non possono venirti a prendere nemmeno quando stai per morire soffocato.
Poi Conte, Fontana, Salvini, Confindustria, Formigoni, qualche direttore di giornale, più di un ristoratore locale, qualche evasore che fa beneficenza con i nostri soldi, ci sarà tempo, tutto il tempo per chiedergli conto e per mettere a somma.
Oggi andiamo avanti, rispettiamo quello che ci stanno dicendo in tutte le lingue e modi, e segniamo tutto.
La primavera o la facciamo arrivare noi, o non arriva.