In questi giorni ricorre la giornata della Memoria che memoria non ha.
Non festeggiamo e basta.
Facciamo altro: informiamoci e raccontiamo che la crudeltà nazifascista non è morta, che oggi vive e che si chiama Sionismo, occupazione della Palestina.
Che oggi vive e che si chiama Respingimenti, di mare e di terra. Lungo le rotte del Mediterraneo e quelle dei Balcani.
Che oggi vive e che si chiama Revisionismo. Che “i morti sono tutti uguali”, che vanno celebrati perché “han dato la vita per un ideale”, dimenticando di dire che l’ideale era quello che da 20 anni stava massacrando persone. Quello delle Leggi razziali, dei campi di sterminio, delle torture, della guerra, dei gas….
Che oggi vive e che si chiama Legalità e non Giustizia. Dentro le Leggi dei Tribunali Egiziani e non, tracimanti di volti a migliaia col nome Patrick Zaki e Giulio Regeni
Che oggi vive e che si chiama Sfruttamento di ambiente e del lavoratore. Che dà un dollaro al giorno manco per sopravvivere e gli chiede 10000 dollari per i farmaci salvavita.
Che oggi vive e che si chiama Rimozione della Memoria, che sono Gaza e Piombo fuso, l’Assedio di Sarajevo, il Ghetto di Varsavia, il Rwanda, Portopalo, le Stragi di Stato ect ect,
I partigiani lottavano per la libertà i fascisti stavano con i nazisti. Deve essere ed è un punto inamovibile
In questi giorni ricorre la giornata della memoria che memoria non ha, poniamo rimedio.
Perché la Giornata della Memoria non sono e non siano solo giornate.