UN CENTRO COTTURA CHE FACCIA SCUOLA


img-20190225-wa0020Fra poco più di un anno, a giugno 2022, scadrà l’Appalto della Ristorazione scolastica che dal 1 luglio 2017 è di competenza di una multinazionale tedesca per un controvalore riconosciutole di quasi 10 milioni di euro.

Di rinnovo in rinnovo ormai sono decenni che solo le multinazionali si alternano nella gestione del servizio.
Pur essendosi avvicinato, con quest’ultimo Appalto, il centro cottura dei cibi, essendo ora in città dopo Bosisio Parini degli anni scorsi, la ancora non ottimale qualità del cibo, gli sprechi alimentari, sono segnale diffuso di una situazione ormai cronica e non più accettabile.

Oltre 12000 pasti settimanali. Quasi 400.000 all’anno, a prescindere dall’importo di spesa han dietro volti, persone, salute e alimentazione di giovani bimbi, lavoratori e persone anziane con fragilità che ne usufruiscono.
È tempo non più prorogabile che un’attenzione concreta a queste persone trovi nel Comune di Lecco soluzione definitiva.
Per giunta economica, ecologica e indipendente.
Ossia la previsione e la programmazione nel Piano Triennale delle Opere pubbliche di un proprio Centro Cottura cittadino.
Ecologico, pubblico e in cogestione con il privato sociale per esempio, riduttore di spese e soldi, promotore di prodotti locali e di qualità e per contenere il più possibile sprechi e cibo buttato, oggi intorno al 30% (anche senza Covid), e agevolante nelle tariffe per le famiglie.

Peraltro diversi consiglieri quando solo cittadini erano solidali con i genitori e consapevoli delle croniche problematiche.

È tempo che si facciano azione, Atti.

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