BENE L’OSSERVATORIO. MA LE BANCHE ABBASSINO I TASSI

Tutte le iniziative a favore dei cittadini debitori vanno sostenute, tanto più se questi sono sulla soglia del tracollo. Quindi ben venga l’Osservatorio istituito in questi giorni in Prefettura a Lecco tra Istituzioni, categorie imprenditoriali, banche ed associazioni dei consumatori.

Credo però che ci sia qualcosa di non chiaro.  L`aspetto che mi lascia perplesso è quando provo a dare una risposta a perchè serve “uno strumento che agevoli l`acecsso al credito” Secondo me serve perchè le banche non sono così propense a agevolarlo quest`accesso al credito.  Quindi resto sospeso nel vedere come queste stesse possano ora far parte dell’Osservatorio che si propone di dare una mano a chi si trova in difficoltà.

Cosa cambia? Ora le banche si faranno garantire, per parte (o tutto) il denaro prestato dai fondi di categoria a cui sarà trasferito il rischio? A monte poi di questa precarietà del credito credo ci stia il problema più grave che determina poi anche situazioni di difficoltà dei cittadini. L’elevato tasso di interesse – immotivato il più delle volte –che un debitore è costretto a pagare anche per del semplice credito al consumo, cioè quei debiti contratti per la gestione quotidiana, ai creditori legali: banche e finanziarie.

La Banca d’Italia per i mesi da ottobre a dicembre ha fissato nel 15,5% il tasso massimo sui prestiti superiori a 5000€ come tasso entro usura e diventa del 23,77% per quelli sotto i 5000€ con cessione del quinto. Per le carte revolging (quelle per l’acquisto rateale) che stanno scoprendo un boom non indifferente il tasso supera il 25%. L’aspetto assurdo è che l’Euribor, cioè il tasso con cui le banche si scambiano tra loro il denaro è in questo momento al 4,8% sia a breve che a lungo termine. Una bella differenza. E basterebbe leggere le Circolari dell’ABI, (circ.2003, ancora in vigore) per rimanere sbigottiti nello scoprire che gli interessi di mora leciti sotto la soglia d’usura arrivano a oltre il 28% (28,25%)

Se poi pensiamo che tutte le banche – tutte – accedono preventivamente ad una Centrale Rischi (Crif) che gli permette di vedere e monitorare tutti i debiti di un cliente e la solvibilità dello stesso su tutto il Sistema non si spiegano le ragioni – così garantite e tutelate – per chiedere tassi così alti. Quindi ben vengano questi Osservatori ma sarebbe più utile, per venire incontro anche a chi non è proprio prossimo alla canna del gas, invogliare le banche (anche attraverso contratti di appalto durante i Bandi per le Tesorerie comunali, pressioni collettive dei cittadini, boicottaggi, ecc…) a ridurre, drasticamente, i tassi applicati alle proprie proposte di finanziamento. Si avrebbero più risultati. Ne sono convinto.

30 pensieri su “BENE L’OSSERVATORIO. MA LE BANCHE ABBASSINO I TASSI”

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