Un milione. Anzi no, un milione e mezzo. Comunwue stavolta erano davvero in tanti, nelle strade e nelle piazze: con le loor bandiere al vento. con i loro cappellini colorati: Con i loro slogan taglienti, sarcastici, eppure pieni di orgoglio della propria identità di liberi cittadini, slogan che spandevano allegria e coraggio nel cuore della folla. Certo, ce l’avevano con il governo, ma era ovvio che fosse così: i cortei a favore del governo non riescono mai così bene, lo sanno tuttti.
Chi c’era è rimasto impressionato, perchè era davvero da un pezzo che non si vedeva un simile fiume di gente scendere in piazza, rinunciando a una scampagnata o alla pirima gita la mare, in nome di un ideale limpido e pulito: il giusto posto per i valori religiosi.
Era una richiesta sbagliata? Io dico di no. Ogni sincero democratico dovrebbe approvarla. Anzi. se avessi potuto ci sarei andato anch’io, a quella manifestazione storica. ma bisognava prendere due aerei e un treno, e alla fine ho lasciato perdere. peccato, perchè mi sarebbe piaciuto, essere ieri a Smirne, tra quel milione e mezzo di turchi che marciavano per difendere una causa sacrosanta: la separazione delle leggi dello Stato da quelle della religione.
S. Messina “Bonsai”