UN’EPIDEMIA PER LA VITA – win for life

winforlifeC’è una nuova epidemia in Italia.

E’ in circolo da una settimana.

Non sembra possa essere debellata in fretta, l’unico antidoto disponibile sembra sia il sale in zucca.

Il nome è Win for Life. Vinci per la vita.

E’ il nuovo gioco statale che con la scusa di aiutare i terremotati d’Abruzzo può far perdere la casa a chi ce l’ha.

Sta soppiantando, anche, il Superenalotto. Solo in una settimana ha già rastrellato dalle tasche degli italiani oltre 52 milioni di euri, spesi per un tagliandino bianco pieno di numeri.

12, di questi milioni, sembra siano destinati alle zone colpite dall’Abruzzo tramite l’Erario. L’8% invece restano alla ricevitoria. (finora 4 milioni).

 

In questa settimana mediamente l’italiano ha speso 7,4 milioni di euri al giorno!! Il contagio è molto facile.

Tramite un semplice specchietto: la rendita di 4000 euri al mese per 20 anni. (960.000 euri a rate) molto molto meno del Superenalotto ma così sembrano di più.

La probabilità di vincere la rendita, come stampato sul retro della schedina, che evidentemente nessuno gira e legge, è di 1 su 3.695.120. Un bel margine non c’è che dire.

 

Per giocare bastano 1 o 2 euri ma c’è un trucco, un aspetto ancor più subdolo e vergognoso, un’istigazione allo sbando, al gioco, al contagio. Come una città degli untori. Le estrazioni avvengono ogni giorno, 13 volte al giorno. Ogni ora dalle 8 alle 20.

E la puntata vale, ovviamente, per una volta soltanto.

E allora punta, punta, punta e…. non vorrai che la tua combinazione di numeri scelti esca proprio l’estrazione successiva.

Un’epidemia se ti colpisce, costringe a rimanere a casa, ad uscire solo per lo stretto necessario, per andare in farmacia, dal medico.

Se fai un salto alla ricevitoria ci stai qualche minuto, mica 2 ore, figurarsi se 13. Impossibile, impensabile.

Ma l’untore, lo Stato, ha pensato anche a questo.

Ti dà la possibilità di abbonarti per le prossime estrazioni.

Lo scrive sulla schedina, non sul retro questa volta, ma davanti, ben in vista. 2,3,4,5,10 giocate successive basta mettere una crocetta.

Non ti basta?

Allora puoi scegliere tutte quelle che restano dello stesso giorno, dello stesso giorno e di quello dopo assieme, oppure per 7 giorni, così da spendere, con una crocetta 91€ se punti 1euro o 182 se ne punti 2.

 

Vengono, pensati, concepiti sempre più giochi che facilitano il rischio dipendenza che ti fanno credere di tenere sempre acceso il filo della speranza – di una vincita facile – ed invece sembra sempre di più un cappio.

Nei prossimi anni, con molta probabilità, e sempre maggior accelerazione, ci si paleserà davanti il precipizio. Lo scoppio della bolla speculativa sui giochi che coinvolgerà una platea, ovviamente, di ceti impoveriti, che in questi anni, più o meno coscientemente stanno sostenendo, di gran carriera, la ridistribuzione del capitale all’incontrario. Fino a finirlo e a finire nei guai.

 

Resto sempre dell’idea che sarebbe più serio, saggio, educativo e collettivamente utile – per uno Stato – focalizzare un progetto, misurabile e chiaro, nei costi e nei tempi di realizzazione, e lì invitare i cittadini a contribuire.

Con il proprio euro. Un ospedale, un asilo, una macchina medico diagnostica, il ticket sanitario, i libri per la scuola, l’aumento delle pensioni basse.

Ci abbiamo pensato cosa si può fare, insieme e per tutti, con 52 milioni di euri, alla settimana?

E con i 35 miliardi spesi ora nei primi 8 mesi dell’anno per l’insieme dei giochi inventati dallo Stato?         

2 pensieri su “UN’EPIDEMIA PER LA VITA – win for life”

  1. lotteria
    Win for life, nel dubbio
    giocherò un euro alla volta
    Faccio seguito alle giuste osservazioni formulate dal lettore P.T. nella lettera pubblicata sull’edizione settimanale di sabato 17-10-09, in merito alla nuova lotteria Win for life, costruita ad uso e consumo di una nutrita schiera di poveri illusi, dove vince comunque, sempre e tanto, solo il banco, lasciando gli spiccioli a pochissimi.
    Fantasticando con la mente e pensando male (? è peccato, ma il 99% delle volte si indovina), taluni aspetti del giochino qualche dubbio lo sollevano, poiché innanzitutto non si sa dove e quando vengono effettuate le 13 estrazioni quotidiane (compaiono miracolosamente sui video nelle ricevitorie, dove talvolta sostano i giocatori in frenetica attesa della botta di fortuna che cambia la vita e/o delle poche briciole che restano che spesso non ripagano neppure la singola minima giocata effettuata), inoltre sarebbe un gioco da ragazzi, per chiunque, supportato da abili programmatori, dotati di normalissimi mezzi informatici, ?estrarre? volutamente di volta in volta, la combinazione di numeri più conveniente, che paga globalmente alla totalità dei giocatori vincenti, il minimo tecnico possibile, generando conseguentemente il massimo incasso per il gestore del gioco.
    Conseguentemente la fatidica rendita vitalizia da 4.000 euro x 240 mesi = 960.000 euro, verrebbe ?obbligatoriamente? distribuita in soluzione unica e singola (sempre al massimo una alla volta, da dividersi tra 1 o più giocatori), solo ed esclusivamente se tutte le possibili 3.695.120 differenti combinazioni, venissero giocate e solo a chi avrebbe la fortuna di centrare quella che nel contesto globale sopra citato, distribuirebbe ai giocatori il minor montepremi possibile. Siamo comunque nel campo delle ipotesi e fantasticherie, tuttavia nel dubbio continuerò a giocare solo 1 euro alla volta, per poche volte alla settimana e soprattutto nelle ore di maggior afflusso e quindi giocate, in tarda mattinata e/o pomeriggio inoltrato.
    Guglielmo Vanotti
    Montagna in Valtellina
    da La provincia ed di sondrio pag 39 23/10/2009

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