Bisogna fare un plauso al reggente Sindaco di Lecco Daniele Nava.
Infatti ha donato, l’abbiamo letto su tutta la stampa locale, ben 3000 euri, frutto della supplenza nel ruolo di Sindaco della Città, all’Istituto per anziani Airoldi e Muzzi.
Peccato che a 15 giorni dalle elezioni avrebbe fatto bene a evitarne il risalto pubblico. Bastava posticipare di qualche giorno l’emissione dell’assegno.
Sono gesti così che in un fruscio di carta moneta trasformano un gesto da signore in un grezzo gesto di arricchito.
La beneficenza per antonomasia è anonima, disinteressata qui oggi ha tutt,altro aspetto e odore. Tremila euri sono importanti per qualche panchina sotto le querce del parco dell’Istituto ma lì il problema è ben altro. Le rette spaventosamente alte mangiano tutta la pensione degli ospiti, lì dovrebbe un serio amministratore non limitarsi, come ha fatto invece Nava a elargire una mancia, ma analizzare – e in questi anni aveva tempo e ruolo – i dispositivi mortificanti e le risorse di sopravvivenza degli anziani, dovrebbe, un bravo amministratore, risolvere strutturalmente- ed in questi anni Nava aveva tempo, risorse e funzioni – il ruolo ormai generale della moderna istituzione totale per anziani e la sua funzione terminale, di custodia delle persone destinate ad attendere passivamente la morte. Persone di età sempre più giovane considerate ormai in esubero.
Dovrebbe esaminare, un bravo amministratore, i dispositivi della contenzione fisica e farmacologia, attivati più per tranquillità istituzionale che per la “sicurezza e protezione dell’anziano”, e quelli di infantilizzazione e dipendenza delle persone ricoverate.
I Pannoloni, verdi e di altri colori, che vengono imposti negli Istituti di ricovero per anziani, per comodità dell’istituzione e favoriscono l’incontinenza, si possono considerare un simbolo di questi itinerari regressivi, e una seria Amministrazione locale dovrebbe porre rimedio e conforto. Invece no un lavoro troppo complicato e poi si sa 3000 euri dati così fanno passare il candidato Nava per generoso, fiducioso che la stampa, visti i tempi elettorali, lo segnali con enfasi.
Peccato che la Direzione dell’Istituto Airoldi e Muzzi e gli anziani lì ricoverati a rette spaventose, evidentemente non siano in condizione di sputare su elemosine così evidentemente ipocrite.
Interessante Informationen.