A.A.A.Indignati cercasi, possibilmente lettori de “Il Giornale”. Astenersi lettori Repubblica, Manifesto, e PlayBoy.
Secondo voi, i lettori de “Il Giornale” che pochi giorni fa avevano manifestato solidarietà al giornalista Francesco Guzzardi minacciato con un volantino firmato con tanto di stella a 5 punte dalle brigate rosse e recapitato alla sede genovese del quotidiano per cui scrive, hanno potuto correggere le loro indignazioni e preoccupazioni con altrettante missive alla prestigiosa testata diretta da Feltri? O non hanno potuto farlo perché non leggono il “Secolo XIX”? Ah, dimenticavo, questo scriveva ieri il “Secolo XIX”, Le lettere di solidarietà al giornalista de “Il Giornale” cercatevele da soli…“Le minacce delle Br? Se le era inviate il giornalista 25 novembre 2009. È stato lo stesso destinatario delle minacce, un giornalista collaboratore della sede genovese de il Giornale´, a scrivere il falso volantino delle Brigate Rosse recapitato in redazione. Lo hanno accertato gli agenti della Digos di Genova che hanno denunciato l’uomo per simulazione di reato e procurato allarme. A confermare la notizia lo stesso capo della redazione genovese, Massimiliano Lussana. La lettera minatoria, scritta a mano e con una stella a cinque punte, era stata rinvenuta la settimana scorsa sotto la porta d’ingresso della redazione genovese del quotidiano. Conteneva minacce nei confronti della redazione, del capo della sede Massimiliano Lussana e del giornalista collaboratore Francesco Guzzardi, «colpevoli» di aver compiuto inchieste giornalistiche sulla Valbisagno. Immediatamente è stata presentata una denuncia in questura e sono state avviate le indagini che questa mattina hanno portato alla clamorosa soluzione. Cosa è successo? Che Francesco Guzzardi avrebbe confessato agli agenti di aver agito per far uscire allo scoperto una vicenda di minacce gravi da parte di malavitosi e di nomadi della periferia genovese della quale lo stesso giornalista e la sua famiglia sarebbero stati oggetto nelle scorse settimane. Guzzardi è stato denunciato dalla Digos di Genova per simulazione di reato e procurato allarme. Acquisiti gli atti, finirà anche sotto procedimento da parte dell’Ordine professionale.
“Se chi ha scritto questo messaggio intendeva intimorirmi o addirittura costringermi a tacere, è bene che se lo tolga subito dalla testa”.
Il ministro Sacconi: “Prosciugare l’acqua in cui nuotano i pesci dell’eversione!”.
Giusto! Bravo! Prenda un po’ di carta assorbente e vada a Il Giornale. Lì c’è da far bene.