IL MIGLIORE DEI MONDI un saldo del 2009

calendarioC’è, ci deve essere, un poco di incredulità e parecchia rabbia. L’incredulità per i soldi pubblici che abbiamo perso e per l’aumento del debito pubblico che è stato e verrà utilizzato per toglierci anche l’ultimo servizio rimasto. La rabbia per la dignità collettiva stropicciata come uno straccio. Tutte e due per un povero popolo che è disinformato e raggirato. Quando è scoppiata la crisi, l’informazione è stata tracciata affinché l’attenzione si concentrasse solo sulla necessità di salvare le banche, la finanza. Bisognava evitare che la gente si facesse prendere dal panico e si precipitasse a ritirare i propri depositi, va bene, ma è scandaloso che non si sia fatto niente per aiutare la gente a capire che cosa c’era alla base del terremoto che stava facendo cadere come pere cotte anche colossi bancari. Occhi e titoli di Tg sempre sulla Borsa, ormai l’autorità suprema che ha potere di vita o di morte sulle scelte politiche e la vicenda venduta come una partita di calcio: da uno parte l’esorcista, dall’altra la paura, abile mossa per distogliere l’attenzione dal cadavere e soprattutto dalla mano assassina. Tutto ormai oliato, sperimentato, per la nostra morale leghista/nordista: punizione esemplare per il ladruncolo che ruba la mela, insabbiamento e protezione per banchieri e affaristi che fabbricano trappole finanziarie capaci di mandare a ramengo l’intera struttura bancaria mondiale. La solita vecchia ipocrisia di un sistema che punta il dito contro accattoni, ubriachi, puttane e offre protezione, totale, a chi compie, come minimo, ruberie di massa. Immigrati, impoveriti e straccioni indicati come untori che seminano la peste, contro i quali scaricare l’odio, la paura collettiva, mentre i banditi in giacca e cravatta sono rispettati, osannati, per rubare meglio i nostri risparmi, le nostre tasse, i nostri posti di lavoro, la nostra serenità. Attacco al disordine apparente per distogliere l’attenzione dal marciume profondo. Solo l’ignoranza fa sì che un sistema basato sul furto riesca a stare in piedi col sostegno dei derubati. Fermata, per ora, la valanga di fallimenti bancari, la gente viene sollecitata, ad essere ottimista, a tirare un sospiro di sollievo per continuare a percepire questo sistema come il migliore dei mondi possibili perché sta dando prova di sapersi tirare fuori dai guai. Le persone non devono sapere, non devono capire, non devono neanche sospettare. Devono rimanere ignoranti: per questo la scuola è sotto attacco, i piccoli giornali colpiti alle gambe. Solo l’ignoranza ha consentito che il terremoto finanziario lasciasse che i responsabili rimanessero in libertà, a godere il frutto delle loro ruberie e a progettarne di nuove. Solo l’ignoranza ha consentito a un sistema che fino a ieri lanciava fulmini e saette contro l’intervento dello Stato, di non essere messo sotto accusa quando ha utilizzato vagonate di denaro pubblico per salvare banche e finanza, lasciando le briciole per cassintegrati, precari, sanità e famiglie. Nessuno che si chieda da dove vengono questi soldi sempre negati per le spese sociali. Nessuno che si preoccupa delle ricadute su tasse e spese future e per questo se ne approfitteranno, ancora, per demolire ulteriormente lo Stato sociale. Povero popolo con la testa sempre bassa. Nel 2010 c’è un compito inderogabile, a cui non ci si può sottrarre. Fornire strumenti di comprensione, per organizzare la resistenza, indicare nuovi orizzonti. Per superare l’incredulità e la rabbia nel vedere come la politica, anche quest’anno, è riuscita nel suo intento: le persone non devono sapere, non devono capire, non devono neanche sospettare.

da uno scritto, solo riadattato, di Francuccio Gesualdi sett.2008

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