La classe operaia che vota destra e lega ha dimostrato più volte il proprio disinteresse per la realtà. Non ha tempo e non vuole confrontarsi con i fatti, E si vede. Prima vota i rappresentanti dei padroni e poi corre al sindacato per farsi tutelare quando perde il posto. Il loro è un mondo di fiaba in cui i numeri si inventano arbitrariamente e si iperbolizzano senza più nessuna relazione con la verità. Non è neanche necessario resistere, quindi perché continuare ad annoiarli con i fatti? Che senso avrebbe spiegare ai fratelli Grimm che la tenuta strutturale di un’abitazione in pane speziato e zucchero non “sarebbe garantita” o che mai si è visto un lupo in grado di gingillarsi con una camicia da notte per simulare una nonnetta al solo scopo di papparsi una bambinetta con cui si è precedentemente intrattenuto in una civile conversazione? Lo stesso senso che avrebbe spiegare agli impiegati e operai leghisti e di destra che i contributi dei lavoratori e delle imprese per la cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria ammontano a 13,339 miliardi solo considerando il periodo dal 2003 al 2007 e sono stati incamerati dallo Stato costituendo, di fatto, un’imposta surrettizia, coprendo così più di 12 volte le necessità del 2009.
(Fonte inps e ministero degli interni).
Il governo non solo non ha contribuito finanziariamente ma non ha nemmeno detto di averlo fatto incamerando un’imposta.
Il massimo della comunicazione invertita a vantaggio dello stato di coma sociale.
Infatti la cig e la cigs sono fondi contribuiti dalle imprese e dai lavoratori.
Se nel periodo 2003/2007 si sono accumulati, a saldo, 13,3 miliardi, lo Stato se li è ciucciati.
Poiché non abbiamo ancora i dati 2009, dobbiamo ricorrere alle simulazioni dell’Inps che nel caso peggiore ipotizzano comunque 1 miliardo di passivo (cig e cigs erogate oltre le contribuzioni del 2009) che, converrà chiunque, è abbondantemente meno di 13,3 mld. Ne consegue che il governo si è vantato di aver gestito la disoccupazione per mezzo di cig e cigs senza però averle finanziate. Al contrario, il governo ha un contributo positivo (quindi una tassa occulta) che si guarda bene dal ricordare ai lavoratori.
La democrazia si è trasfigurata in una stupida partita di calcio in cui qualcuno vince e qualcun altro perde, indipendentemente da tutto, realizzando quel populismo che va tanto di moda oggi. Più precisamente demo populismo, tele populismo ed etno populismo, stando agli scienziati sociali, peraltro di origine francese.
Conta ricordare che già all’origine, per smith, la democrazia non è garantita se non è in grado di controllare i poteri forti?
No. E’ una fiaba, un partitella, nessuna etica. D’altro canto perché pensare se a questo se c’è il “ghe pensi mi”, del nostro premier?
Berlusconi è avanti anni luce!
Con l’apporto del Ministro Tremonti ha inventato la svendita della ragione, decisamente più redditizia (per lui) ad ogni altra svendita finanziaria ed economica.
Voi pensate alla partita di calcio che al resto “ghe pensa lu”.
E i risultati si vedono.
dal nostro ex khorakhaneker Federico inviato negli uffici pubblici fiscali