Giusto oggi si è presentato da me un ragazzo per chiedere di consegnare il suo curriculum con la speranza di trovare il lavoro necessario per impostare adeguatamente la sua vita. Chi giovane oggi ha un lavoro è fortunato.

Io invece sono avvilito e depresso se penso a come i nostri politici, tutti, se ne stiano fregando di dare opportunità di lavoro ai giovani invece di perdersi in inutili guerre per definire chi deve presiedere la commissione per la vigilanza della RAI invece di spegnerla e punto.

La crisi che stiamo attraversando potrebbe avere soluzione coinvolgendoli, i giovani, nella vita attiva del paese invece che lasciarli solo a fare il carburante per le discoteche o consumatori di boiate che danno ricchezza solo a chi le produce e miseria culturale a tutti.

Faccio un esempio che potrebbe servire a far capire come in maniera semplice i nostri ragazzi potrebbero essere coinvolti nel ciclo produttivo del nostro paese.
Università: I costi che si è deciso di tagliare potrebbero essere sostenuti dando agli studenti l’opportunità di lavorarci dentro l’università oltre che studiare.

Le università hanno bisogno di mense e quindi di cuochi, di essere pulite e quindi di personale addetto alle pulizie e di mille altre attività che potrebbero essere svolte dagli studenti stessi per aver riconosciuto un reddito da spendere nella stessa università che potrebbe dare migliore preparazione anche a chi non ha i soldi per pagarsi i libri e le tasse universitarie.

Molte sono le cose che si potrebbe pensare di fare per aiutare i nostri giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro con conseguente giovamento di tutta la società, purtroppo non ho sentito una che sia una proposta venire dal mondo politico che abbiamo e che ci meritiamo.

Largo ai vecchi!

(credo che sia ora che tu esca da quella televisione e comprenda che ti stanno solo distraendo dalla crisi non avendo, loro, proposte) 

dal nostro Khorakhaneker Francesco