QUI VERONA, A VOI TEHERAN

Che il sindaco di una città venga eletto per amministrare al meglio la cosa pubblica e fornire servizi funzionali e utili ai cittadini per migliorare la loro vita è quello che si dovrebbe pretendere dalla politica, ma delegare al sindaco anche la nostra morale è inaccettabile. Non può la nostra contrarietà all’uso di sostanze stupefacenti farci condividere la scelta del sindaco di Verona, Tosi, di impedire il concerto nella città che lo ha eletto sindaco ad un musicista che ha dichiarato l’uso cocaina.

L’uso di una vicenda personale per fini puramente propagandistici è immorale e ipocrita. Se fosse coerente con la sua decisione, perseguendo l’impegno di moralizzazione ed educazione che si è dato, Tosi dovrebbe impedire l’esibizione di molti altri artisti che con la droga hanno avuto problemi, se non addirittura magnificata nelle loro canzoni (bollicine, Vasco Rossi. solo per fare un esempio chiarissimo). Magari al prossimo giro d’Italia, sempre seguendo la logica della sua paranoica propaganda, dovrebbe impedire a tutti i ciclisti che sono risultati positivi ai test antidoping di transitare per Verona. (Ivan Basso?)

Da Verona in attesa del Festivalbar che ci proporrà dopo attenta censura: fin che la barca va, una lacrima sul viso, grazie dei fior, il ballo del qua qua, granada e pippo pippo non lo sa….a voi Teheran.

La morale, caro sindaco è un’altra cosa e soprattutto è un punto di arrivo che focalizza innumerevoli punti di partenza: la civiltà in poche parole.  Il resto, la morale che qualcuno stabilisce e impone come punto di partenza è solo integralismo!

dal nostro ex Khorakhaneker ripiombato nel profondo nord italico, Francesco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *