Qual’è l’etica dell’economia? E’ “etico” investire milioni di euro, come fanno le società del settore Telco, per farci avere l’oroscopo erotico personalizzato, mentre chi studia come curare la sclerosi multipla deve chiedere l’elemosina?
E’ etico solo perché il contratto dell’oroscopo erotico viene rispettato, perché è chiaro, è etico perché l’oroscopo erotico non danneggia l’ambiente, perché sono tutti elettroni riciclati, perché non sono usati bambini per farlo? E’ etico perché nelle email dei consulenti che fanno l’oroscopo erotico mobile c’é una postilla, una postilla che chiede di pensarci tre volte prima di stamparla su carta, cosa che ti fa considerare le tue responsabilità ambientali?
E’ questa quindi l’etica dell’economia?
E’ etico perché è un servizio che non licenzia i lavoratori, anzi li assume, malgrado la crisi dei mercati? Sapete cosa si avvicina di più ad un’economia etica?
Quell’economia che produce innanzitutto cibo (nutrirsi) E poi medicine (curarsi). E poi case (abitare). E poi scuole (istruirsi). E le distribuisce a più gente possibile.
E poi, se restano risorse (e sottolineo se), facciamo anche l’iPod, IPhone, Ipad.
Senza priorità non c’é etica.
Perché non c’è scelta: una grossa telco fa pagare tot centesimi al giorno l’oroscopo erotico personalizzato, e si paga le macchine. L’unica economia etica possibile è un’economia che fa delle scelte e si dà delle priorità. Ma non sembra interessare nessuno o quasi.
Himmler rispettò totalmente, pienamente, il contratto con Hitler, ed implementò la soluzione finale nei tempi previsti e ai costi previsti. Oggi si chiamerebbe “etica aziendale”, rispetterebbe i criteri etici di cui si parla tanto. Il contratto era chiaro, no? E’ stato rispettato, no? Ci sono stati costi aggiuntivi per il cliente? No.
Si sono abbattuti alberi in Amazzonia per fare la shoah? No. E allora, secondo le regole di cui si straparla oggi per darsi un tono, ai convegni, nelle assemblee e nei comunicati stampa delle Banche, era, è, tutta etica. E c’era pure libera concorrenza, visto che anche Stalin ne uccise diversi milioni, di ebrei. Perfetto, no? Lo trovate eccessivo? Strano, applicando alla lettere le richieste di “etica”, non si direbbe. Eppure, ovviamente, lo è.
Il problema semmai è in una definizione estetica di “etica dell’economia”. Perché? Perché l’etica aziendale non si interroga mai sul “cosa”, ma solo sul “come”. Nessuno si chiede se spendere soldi per abbronzarsi in Italia generando sole artificiale, e non dico a Bolzano ma a Catania, sia “etico”.
Si chiedono se non muoiono foche per questo. E sono convinti di essere dei bravi soggetti, militanti dal pensiero etico.
Post interessante, anche se ci sarebbe molto altro da aggiungere
Grazie. Bel post, interessante da leggere