Appello per Lecco: FUOCO SENZA LEGNA

La denuncia dell’associazione/partito Appello per Lecco pubblicata sabato 11/6 dal quotidiano La Provincia di Lecco a tutta pagina è un colpo basso. E’ un fuoco senza legna.

Giusto dargli così ampio spazio, la denuncia è infatti molto grave: “I dipendenti del Comune di Lecco, dipendenti pubblici, remano contro.”

Cioè non quisquiglie. Ci sono anche i presupposti di licenziamento per giusta causa a ben guardare. Però, e già però, come giustamente aveva il Direttore dello stesso quotidiano, riportato in una risposta ad una lettera di altri lavoratori pubblici dopo lo scandalo delle promozioni agli esami per la patente di guida dietro prestazioni sessuali a favore di un esaminatore, “o si fanno i nomi o il generalizzare provoca più danni che utilità”.

Questa è la stessa cosa.

La denuncia, così grave, così strillata, che non viene nemmeno dal Sindaco o dagli Assessori, ma da un’associazione/partito ha senso e valore appunto se non è qualunquista e generica. Vogliamo i settori. Gli Uffici. I nomi. Altrimenti, mi si permetta, è solo una scusa per il fallimento della politica degli stessi che strillano addossando la colpa a chi non può difendersi. I nomi, quando si fanno denunce così gravi, o sono pubblici o non sono.

Perché così è pura demagogia.  Puro metodo da prima repubblica. Tutti rubano alla stessa maniera…. figuriamoci quei lassisti dei dipendenti “statali”.

Mi sembra che il problema evidenziato da Appello per Lecco, che lo è solo se dimostrato, e per dimostralo bisogna avere dei riscontri e appunto dei nomi, di dipendenti, dirigenti, funzionari.. riguarda più concretamente il rapporto Dipendenti/Politici più che Dipendenti/Utenti ed allora per evitare di sparare nel mucchio che così è facile ma non si risolve nulla, bisogna essere onesti e chiari. Eticamente corretti. Per una volta almeno.

I nomi.

E’ un processo di piazza? Da come è stato fatto, scritto e la scelta di pubblicarlo sui giornali, lo è, caspita se lo è, serve individuare i presunti colpevoli. La responsabilità è, infatti, individuale.

Altrimenti, ribadisco, è solo un modo, un poco cialtrone, vigliacco e cattivo per addossare ad altri le colpe della immobilità amministrativa o del non raggiungimento di risultati da parte della politica di cui appunto fa parte anche Appello per Lecco. Su fuori i nomi se si hanno le prove. Così ci si difende se è il caso e vediamo le carte. Oppure sveliamo bugie e trucchi.

Mi si permetta la sintesi cruda: O i nomi o si taccia.

Leopoldo Filippo Ranieri

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