Leggo sul mio estratto conto dei contributi INPS che ho 57 settimane di servizio militare ”al diritto” , ossia da considerarsi per il conteggio del raggiungimento dei 40 anni per la pensione di anzianità.
Vedi estratto tabella:
Ho sempre sostenuto che i diritti acquisiti siano un po’ come la libertà e cioè che debbano tenere conto di quelli degli altri.
Ora pare che questo mio ”al diritto” verrà cancellato, col contributo di coloro che ce l’hanno talmente duro da bastonare l’intera Brigata Julia, Cadore, Tridentina, Orobica, e Taurinense, nonostante avessero col consueto cipiglio fermo e determinato affermato che le pensioni non si toccano.
Mi si spiega per quale ragione vi siano diritti più acquisiti di altri, senza menzionare i vitalizi, le reversibilità di parlamentari, e dipendenti di ogni risma che alla mia età erano in pensione ormai da decenni? Non credo che parteciperò allo sciopero del 6 settembre indetto dalla CGIL, se avrò la forza di non farlo…
Però le ultime 57 settimane di lavoro mi presenterò in ufficio col cappello di Alpino in testa, così come se dovessi rifare la naja.
A volte i sogni si avverano, per me è sempre un incubo ogni volta che faccio lo stesso sogno: essere nuovamente in caserma e non riuscire a convincere nessuno che il militare l’ho già fatto!
Pino Brambilla Alpino Bergamasco
P.S.
Taci, paga e lavora somaro lombardo