Ma risulta vero anche a voi che Rifondazione comunista, con dietro i suoi giovani a reggere fieri il nulla, aderisca allo sciopero del 6 settembre con le parole d’ordine “contro i privilegi della politica e della casta”?
Perbacco, sempre fuori tempo massimo questa sinistra più di fuffa che di lotta. Dopo che il cittadino è andato K.O. per colpa della finanza, della casta politica, delle opposizioni inesistenti, ed è quasi morto, Rifondazione arriva facendo finta di volergli fare da scudo, da sostegno. Più per un poco d’applausi. Per proprio vantaggio.
E’ il solito vizio delle doppie verità: in piazza ci si accoda – a seconda di come tira il vento – urlando contro l’autoritarismo e la riduzione dei diritti dei lavoratori ma, ai tavoli del potere, dei banchi del Governo prima e del Parlamento poi, invece, giù botte e in tasca privilegi.
E’ credibile, in manifestazioni come queste di martedì 6, trovarsi di fianco a chi in Parlamento, e per un po’ anche al Governo, non ha mai difeso concretamente i diritti dei lavoratori per esempio abrogando Leggi vergogna e privilegi della Casta?
Già, ma forse era impegnata, in Parlamento, ha voatre sempre a favore di aumenti e privilegi dei Parlamentari e, tuttora, malgrado sia, nei fatti, un partito scomparso per volere del suo stesso elettorato, ne beneficia totalmente, con prebende, incarichi, vitalizi, a piene mani.
Guardandosi bene dal rinunciarvici.
Ma se si pensa che, per abitudine ed accordi, anche metà dello stipendio di un parlamentare di Rifondazione (e non solo) – sappiamo tutti quante migliaia di euro sono al mese – veniva girato al partito, oltre ad essere un aggiramento del referendum sul finanziamento pubblico ai partiti, non è, tutto questo, uno schiaffo ai lavoratori e pensionati ed ai loro diritti?
Ed ora, come se nulla fosse, come se nessuno se lo ricordasse, siccome la nave sta affondando tornano a galla per provare ad annusare un poco di consenso populista.
Malgrado tutto questo, risulta anche a voi, che sia proprio vero vero, che Rifondazione comunista aderisca allo sciopero del 6 settembre e, per di più, con le parole d’ordine: “contro i privilegi della politica e della casta”?
Perbacco avrebbe dai una bella faccia tosta. Sarebbe come, paradossalmente, per usare un’iperbole, se dalle mele marce ci salvassero i vermi.