Leggendo La Provincia di domenica possiamo e dobbiamo cogliere l’allarme del Provveditore delle scuole cittadine Gheller sul forte e inevitabile scippo della mensa per i bimbi delle future prime elementari.
E’ solo il primo evidente problema che anche i vertici scolastici finalmente evidenziano alla cittadinanza causati dalla Riforma Gelmini dei mesi scorsi. Non è peraltro necessario ricordare ai lettori del giornale e di questo blog che molti genitori e studenti che si opponevano e si oppongono a questa riforma avevano da subito evidenziato il problema. Mancano gli insegnati, mancherà la mensa e inoltre, cosa non meno grave, a poche settimane dall’iscrizione alla scuola primaria l’incertezza e la possibile pianificazione delle scelte che una famiglia deve responsabilmente fare è inibita da una carenza di informazioni e certezze fondamentali. E’ serio che i genitori di bimbi piccoli debbano scegliere senza avere un quadro completo della situazione? Nelle opzioni possibili tra cui valutare 24, 27, 30 ore settimanali o, peraltro solo in subordine se ci saranno cioè le risorse umane ed economiche, la scelta di 40 ore scolastiche, una famiglia quando e su che basi sceglie? Una cosa è già ben chiara fin da adesso. Questa scuola non sarà un modello diverso di scuola, sarà semplicemente meno scuola.
Il Comune proverà a farsi bello trovando il personale per gestire la mensa scolastica. Bene che vada chiederà però alle famiglie di contribuire a pagare questo personale aggiuntivo, male che vada non li chiederà e spenderà queste risorse attingendo a denari dei cittadini che potevano, dovevano, essere impiegati per altro per migliorare dei servizi al cittadino non per tappare buchi. La coperta si sa è sempre corta. Io preferisco pagare un insegnate che un vigile per la formazione dei bimbi, per questo Governo (ed un poco anche per quello prima) con evidenza no. Duole personalmente ricordare, a margine, che i ripetuti interventi sulla stampa del Direttore didattico del IV Circolo (Acquate ecc), il dott. Tiziano Secchi, per criticare e offendere insegnati e genitori che mettevano in guardia e chiedevano conto, erano sempre incentrati a negare categoricamente – anche a precise domande – il solo palesarsi del problema, di qualsivoglia problema, a causa della Riforma Gelmini.
Come volevasi dimostrare, invece… E sarà ancora peggio quando si dovranno fare, con il bilancino, gli organici scolastici. Ma di questo i dirigenti scolastici ce lo diranno solo a settembree e se ne accorgeranno purtroppo troppi genitori che oggi si trovano nella non condizione di scegliere la scuola più adatta ai propri figli perché sono tenuti all’oscuro da chi queste risposte deve darle. Cosa faranno quei genitori, entrambi lavoratori per esempio, che si troveranno ad avere i figli ad una scuola senza risorse e quindi con l’obbligo di terminare l’orario scolastico prima della mensa? Si licenzieranno, metteranno mano al portafoglio riducendo così il proprio reddito disponibile o che altro? Con tutta franchezza e cinismo, vista l’alta percentuale di voti raccolti in città da questo Governo spero che questo problema “di meno scuola” tocchi, con tutto lo sconquasso e la devastazione possibile, questi elettori. Solo questi elettori.
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