IL DENARO CONVERTIBILE (di Renzi)

Mi chiedono cosa sono mai questi Co.Co.Bond Convertible contingent bond che sempre più se ne sente parlare e che rendono una fortuna.

Potrei costruire una tesi (se ne fossi capace) dicendo che sono strumenti ibridi di capitale. Obbligazioni bancarie, convertibili, trasformabili in azioni, (da parte dell’emittente) che offrono rendimenti decisamente molto alti 9-10% e oltre.

Obbligazioni che vengono convertite in automatico in azioni se il Tier 1 (un coefficiente che indica il livello di patrimonializzazione) della banca che li ha emessi scende sotto la soglia del 6%. Soglia fissata dagli accordi di Basilea III. Accordi che obbligano le banche a rafforzare i propri vincoli patrimoniali.

Una specie di co co bond, se ne è parlato molto qui, è stato il convertendo 2009/2013 – 6,75% della BPM, emissione da 460 milioni di euro a cui la Banca popolare di Milano, inspiegabilmente socia di Etica sgr, si è affidata per rafforzare il proprio patrimonio bastonando i propri risparmiatori.

O quello del Credito Valtellinese che a Maggio ha convertito anticipatamente ed interamente la restante parte del prestito obbligazionario 4,5% CV 2009-2014 per quasi 400 milioni di euro assegnando agli obbligazionisti nuove azioni della banca ed un conguaglio in denaro.I Co Co Bond sono strumenti studiati per i conti ballerini delle banche.

Se i conti del quadro patrimoniale peggiorano il rischio dell’investimento aumenta perché l’obbligazione si trasforma in un’azione della stessa banca. Da quel momento l’investitore si vede volatilizzare il diritto a riscuotere la cedola (trimestrale, semestrale, annuale) e si trasforma in socio della banca. Se ci saranno avrà diritto a riscuote i dividendi e nulla lo ostacola a vendere sul mercato le azioni che non hanno vincoli o benefici di durata.

E’ abbastanza naturale che scattando la conversione perché son peggiorati i Ratio sotto la soglia stabilita dagli Accordi di Basilea 3 anche il valore delle azioni ne risenta non ultimo anche perché aumentando il numero delle azioni il valore complessivo va, almeno inizialmente diluito in più azioni. Nella sostanza si sottoscrive un bond e si firma un impegno a partecipare alla ricapitalizzazione della banca in caso di difficoltà.

Potrei continuare a costruire la tesi evidenziando che questi Co. Co.Bond superano il detto che stava per sfracellarsi al suolo too big to fail (troppo grande per fallire). A causa della mancanza delle risorse finanziarie che prima avevano reso reale il detto oggi questo rischio è palese. La soluzione, grazie agli ingegneri della finanza, è stata trovata appunto inq eusti nuovi strumenti. Per Mario Draghi, i banchieri della BCE e i sostenitori dei Co. Co.Bond sono l’uovo di Colombo. L’emissione di questi strumenti ibridi andando a rafforzare il patrimonio di vigilanza delle banche alleggerisce le esposizioni degli stati sovrani che si sono indebitati gli scorsi anni per salvarle e che oggi non potrebbero più, mancando la materia prima, i soldi, intervenire.

Con queste nuove obbligazioni la necessità di liquidità e soprattutto patrimoniali delle banche stesse troveranno risposta sul mercato. Ed il mercato è lì pronto. Credit Suisse, Barclays Bank, Lloyds banking group, Bnaca Esperia, UBS, la PIMCO il più grande operatore privato del mondo del emrcato obbligazionario, o lo stesso fondo Black Rock, un colosso che controlla o partecipa addirittura in titoli presenti nel portafoglio di Valorio Resposnabili di Etica Sgr. In Italia nel marzo 2011 c’è stato il via libera per il collocamento di Algebris Financial CoCo Fund, SIF (Specialised Investment Fund) lussemburghese onshore di Algebris Investments che investe in ibridi emessi da banche e assicurazioni con un’attenzione particolare alle obbligazioni contingent convertible (CoCo).

Qui per divagare (??) sulla tesi potrei aggiungere una nota di colore. Non vi dice nulla il Fondo Algebris? E’ il Fondo dove la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze ha da maggio investito ben 10 milioni di euro. Non vi dice ancora nulla FondazioneCRFi e Algebris? Se vi dicessi che il padrone del Fondo lussemburghese Algebris è il finanziere delle Cayman Davide Serra aiuta un pochino? Se vi dicessi che uno dei membro nel comitato d’indirizzo della Fondazione CRFi è Bruno Cavini aiuta un pochino? E allora se vi dico che quest’ultimo è stato nominato dal sindaco di Firenze Matteo Renzi e che Davide Serra è il finanziere che ne ha in parte finanziato la campagna per le recenti primarie, vi aiuta di più? Si parla di un mercato di ben 1000 miliardi di euro nell’arco dei prossimi 10 anni. Utili a sostituire il debito esistente e rafforzare i capitali.

Ecco potrei dirvi tutto questo. Potrei rafforzare ancor maggiormente il plauso del governatore Draghi, potrei impiegare nuovamente altre 50 righe per dire che così gli Stati si sono tolti il problema di salvare le banche. Ma poi mi vien in mente che forse servivano solo 4 righe.

Per ricordare che la trovata diabolica nel contemporaneo inferno della finanza è la tecnica della cartolarizzazione dei prestiti. Che è ben rischioso muoversi in questo mercato finanziario dove pensavi di comperare un’obbligazione e ti ritrovi socio di una banca, per giunta in crisi. Geniale !!!! Che tra un bond ordinario e un subordinato il primo avrà sempre la precedenza nel risarcimento – in caso di default dello Stato o della società che l’ha emesso – rispetto a uno subordinato che a sua volta avrà sotto di sé solo l’equity, ossia le azioni ordinarie della banca o della società emittente. In altre parole in caso di bancarotta gli obbligazionisti con titoli ordinari saranno ripagati prima di quelli con bond subordinati che a loro volta avranno la precedenza sugli azionisti ordinari.

Ecco forse servivano solo 4 righe per dire che più che Co.Co. BOND rischiano di essere Cu.Cu. BOND. Perchè se tu hai un bond che dovrebbe avere certe garanzie soprattutto di non essere tirato in ballo nel capitale, con questo strumento proprio lì finisci  Provate a immaginare Banche che abbiano co co Bond di altre banche… si rischia l’effetto domino perché alla prima conversione la prima entra nel capitale di una Banca in evidente difficoltà. Allora scatta la conversione anche del suo co co Bond e così via.

Forse è solo nuova spazzatura compattata in un’altra confezione…. “una confezione fatta di menzogne, di eserciti, di carogne, preistoria degli equilibristi, decalogo degli analisti, in riunione a deliberare chi si è buttato, chi è da buttare e tutti insieme stanno già aspettando un aiuto da chi ci riempie la testa di marmellata.(Lady Barcollando di Cristiano De Andrè)”

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