QUALCUNO STAPPA E QUALCUN ALTRO BEVE. (CF proposta)

A fine anno i correntisti insieme al tappo dello spumante vedranno volar via un po’ di soldi dai loro risparmi. E come sempre, nemmeno in maniera equa. Con il Decreto “Salva Italia” si è rivista l’imposta di Bollo su conti e depositi titoli.

Su depositi titoli, (polizze) e conti deposito, posseduti nell’anno 2012, non è più forfait di 34,20 euro come in passato ma è un’Imposta in base alla giacenza. Solo che pur essendo dello 0,1%, ha il trucco. Ha, infatti, un importo minimo di 34,2 euro e uno massimo di 1.200.

Da sobri è una porcata. Una mini patrimoniale che favorisce i ricchi. Se un investitore ha 1000 euro in titoli, infatti, non paga lo 0,1%, cioè 1 euro, ma 34,20. Se uno invece ha anche 2-10 milioni di euro investiti ne paga 1200euro e non 2.000-10.000 come dovrebbe se si applicasse la percentuale stabilita.

L’imposta di Bollo sul c/corrente anch’essa ha tranelli e trucchi. Per i conti ordinari è fissa: 34,20 euro. Con un criterio di tutela per i meno abbienti: si applica solo sui c/c con giacenze medie superiori a 5000 euro. Questo significa però che se io ho 2/10 milioni sul c/c ordinario pago 34,20 euro, come uno che ne ha 5000 e nemmeno più i 1200 che dovevo pagare se erano titoli. Lo stesso importo che pagherà chi ha anche solo 50euro investiti.

Una proporzione da ubriachi.

E poi ancora: Siccome titoli e c/depositi (per es. quelli online ad “alto” tasso) pagano l’importo dello 0,10% sul valore puntuale all’atto del rendiconto, quasi sempre annuale, è sufficiente che chi ha un conto deposito trasferisca il saldo sul suo c/ordinario per non pagare più di 34,20. E soprattutto: nella realtà non è vero che la tassa di 34,20 euro si paga solo se si supera la giacenza media di 5000 euro sul conto. La si paga anche se il tetto dei 5000 euro lo si raggiunge considerando tutti i rapporti intestati ad un’unica persona fisica (o pari intestazione) aperti in una sola banca (conti e libretti) e se così fosse ogni prodotto paga il suo bollo. Anche quello che ha, paradossalmente, 1 euro di giacenza ed anche se tutti, singolarmente, sono sotto i 5000 euro.

L’aspetto più vergognoso di questa Imposta è la zero equità. Si voleva fare veramente una scelta per applicare una seria patrimoniale? Ma equa ed efficace? Bastava usare il codice fiscale. Ad ognuno di noi lo Stato l’ha attribuito. Le banche lo debbono usare per registrare i clienti. Ci voleva un attimo a usarlo per vedere, in tutte le banche, quanti soldi uno ha e tassarli di conseguenza. E con lo stesso vedere se tale investitore/cliente è conosciuto o no al fisco.

Un Finanziere ogni dieci di questi, e vediamo come ognuno risponde per importi che ha ma non può giustificare. Per il Cayenne che guida ma non potrebbe permetterselo. E se non li può giustificare, nessuna tassa. Ma confisca.

Altro che Agenda Monti.

Chi sarebbe contrario ad avere una retribuzione/pensione più alta? Una pressione fiscale molto più bassa? Servizi più efficienti e, in alcuni casi, gratuiti? E un serio ricambio nelle patrie galere?

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