Leggo su La Provincia del 12/12/2012 che il Sindaco Brivio chiede scusa
Brivio evidentemente non capisce.
Non capisce che non servono a nulla le scuse. La propria negligenza è danno civico e materiale. Danno nella sostanza e in quello del dovere dell’esempio. Del rispetto delle regole e degli impegni.
Si può dire diversamente per chi come Sindaco e Amministrazione comunale non approvano per tempo il PGT, il Piano di Governo del Territorio, il cardine di come si vuole Lecco per il futuro, nei tempi previsti dalla Legge? Avendo avuto oltre 2 anni e mezzo di tempo?
E dopo che per mesi e da anni promettevano sul loro rispetto per l’approvazione?
Il 14 luglio 2010 il Sindaco scriveva che lo avrebbero approvato entro marzo 2011. Ancora a luglio 2011 dichiarava che sarebbe finito a ottobre, e poi ancora, ai tradizionali auguri natalizi 2011, davanti alla stampa, prometteva “contiamo di recuperare nei primi mesi del 2012”. E’ troppo dire che questa è una vergogna, l’ennesimo poco rispetto verso i cittadini?
Bloccare, per negligenza, beghe interne, incapacità, interessi particolari, la possibilità per i cittadini di usufruire dei propri diritti, di pianificare il proprio futuro, di concretizzare impegni che sono anche economicamente gravosi non possono essere tollerati solo perché il Sindaco Brivio chiede scusa.
Non servono a nulla le scuse.
Non consentire alle famiglie, che sulla base della Legge, avevano assunto degli impegni, di ristrutturare la propria casa, di costruirla è vergognoso. Tantopiù che lo stesso Comune, che non ha rispettato la scadenza del 31 dicembre per fare quello che già tre anni fa sapeva di dover fare entro questa data, se tu cittadino paghi in ritardo, di un solo giorno, una tassa ti mette multe e more.
Tu che devi rispettare la scadenza dell’IMU, devi fare le corse, trovare i soldi, privarti a volte di altre cose, fare delle scelte, tu che se presenti in ritardo di un minuto una domanda per un concorso, per un Bando vieni cassato, perdi i diritti, ti schianti addosso alla loro arroganza, incapacità, negligenza e questa ora dovrebbe essere sanata con un semplice scusa da parte del Sindaco.
Con che credibilità un Sindaco può andare per esempio dalla Deutsche Bank a chiedere il maltolto sui Derivati perché non ha rispettato le regole? Come può chiedere al cittadino di sanare una tassa non pagata, se lui per primo non rispetta le regole?
Siamo un paese delle infinite proroghe e quindi poco serio. Sarà per questo che abbiamo amministratori poco seri.
Non siamo più ai tempi dei podestà, dei re, della servitù. Serve rispetto, serietà e tutela del cittadino. Se non si è in grado, come non lo si è, bisognerebbe prendere coscienza, almeno per dignità, che è ora di andarsene.
Il resto, le sue scuse, signor Sindaco, ahimè sono pura, generica e, in questo stato di fatto, intimidatoria retorica. Costruita sul nulla. Come la sua politica. Fatta di chiacchiere e scuse.