Ci vorrebbe un garante dell’Elettore.
La Campagna elettorale si sa è il Paese dei Balocchi.
Però a tutto c’è un limite.
Posso sopportare, seppur con sofferenza, gli eccessi elettorali di tutti. Non posso, nemmeno con malcelata indifferenza, sorvolare però su quelle mirabolanti promesse garantite dagli stessi candidati che in tutti questi anni, quelle stesse promesse, non le hanno minimamente concretizzate, pur avendo, allora, e per anni -anche vent’anni – maggioranze robustissime e amplissime per poterlo fare. Vanno bene le opinioni di tutti, però è paradossale che dovremmo, secondo i candidati e leader, credere a queste quantità di loro promesse. Balle. Taglieremo gli F35, abbasseremo le tasse, tuteleremo gli esodati, toglieremo l’Imu. E altre 1001 fandonie dalla bocca di chi ha fatto l’opposto. Approvando l’acquisto dei caccia F35, alzando le Tasse, creando gli esodati, approvando e votando l’Imu e 1001 altre cose.
Per non parlare della balla, coi controfiocchi, di chi dice, anche su manifesti elettorali giganti della nostra Provincia: “Il 75% delle Tasse resteranno alla Lombardia”. Una promessa così, impossibilitata proprio per Legge e Costituzione ad essere anche solo minimamente possibile nella realtà, se ci fosse un Garante degli Elettori non potrebbe essere fatta.
A tutela del cittadino elettore.
E’ corretto infatti che uno dica l’opposto di quello che ha fatto e di quello che potrà fare?
Forse un’Italia così com’è ce la meritiamo tutta.