La morte dell on.Polverari e il sonno dei vivi

Bisogna avere pietà cristiana per i morti soprattutto se gli ultimi tempi della loro vita sono stati di sofferenza e dolore. Prezzi troppo alti per ogni qualsivoglia colpa.

Però qui non è riconoscere l’onore delle armi qui è essere fuori dal mondo

Ho letto, infatti, le parole dell’omelia di Mons. Cecchin al funerale dell’on.Polverari, e gli attestati di tutti i politici. Sono atterrati da Marte.

Sembra ripartita la volontà di rilegittimare un’epoca e i suoi protagonisti. Ci si vuole spiegare che pure Mani Pulite fu un complotto per distruggere i partiti e avere mano libera. È una lettura interessante, ma prendiamo in considerazione anche queste altre: Furono i marziani ad emettere onde elettromagnetiche per manovrare i giudici e conquistare la Terra; Fu il Vaticano, sospettando che De Michelis fosse l’Anticristo.

Da ultimo, c’è anche chi, come me, azzarda l’ipotesi che Mani Pulite avvenne perché qualcuno aveva rubato qualcosa. Ma è, lo so, una teoria fantascientifica.

Mi allarma questa volontà di addurre scuse, dimenticare la storia e insistere per farcela dimenticare.

Credo che ci debba essere, al di là di quella penale, una condanna politica, perenne e assoluta dell’operato di quella classe dirigente, dello stesso on.Polverari e del suo riformismo craxiano. Perché dimenticare tutto, ma proprio tutto?

Perché non ammettere che Craxi e il craxismo, male ancora peggiore, hanno rubato per il partito ma anche per se stessi? Che bastava, e peggio, serviva, essere vicini al partito per fare carriera, per fare affari? Perché non dire e ricordare che le tangenti gravavano sulla collettività, con l’aumento dei costi delle opere pubbliche? (L’Ospedale Manzoni ne è una prova, documentata). Perché non dire che la “mazzetta” ha fatto fallire aziende che avevano la professionalità ma non l’aggancio giusto?

Se questa classe politica ed i suoi eredi, agendo a discapito della società, con la promozione del “rampantismo”, inteso come l’accettazione del sistema per rimanere a galla, non ha perso la fiducia del cittadino – e basta guardare le elezioni per dire che non l’ha persa – allora siamo noi che ce la siamo meritata.  Perché tutto questo, e sappiamo che non è tutto, è la vera colpa di questi uomini da muro. Ma pur di non ammettere di essere stati presi in giro da questi politici che hanno distrutto, socialmente (e urbanisticamente) anche Lecco succede la cosa più tragica, si applaude. Ancora. Infallibilmente. Pronti sempre un domani però a cambiare altare.

Una sola attenuante mi fa solidarizzare oggi con la memoria dell’on.Polverari, il fatto che troppi hanno preso le distanze da lui, lasciandolo solo, quando è caduto in disgrazia, prima facevano anticamera pur di baciare le mani.

E oggi, forse, accorrono a riempire la chiesa ai funerali.

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