L’altro ieri è stata giornata di cortesia per gli ospiti. Gli 11 vandali che hanno devastato la pista ciclabile a Rivabella una qualsiasi notte di settembre.
Insieme agli altri Pater-Ave-Gloria che il buon Sindaco Brivio ha profuso per alimentare la sua fama di Santo subito:“Sono figli nostri e li dobbiamo accompagnare in un percorso nel quale trasformare questi eventi negativi in un momento educativo e di crescita civica” ci è toccato sentire anche la preghierina del sempreduro Assessore all’ordine e pulizia Armando Volontè:“E’ giusto dare un segnale di forza ma l’età degli autori di questi vandalismi ci pone di fronte ad una riflessione sul disagio giovanile”…”
Quest’ultimo sa di avere avuto in sorte – non per colpa sua – modi e toni brutali; e appunto per questo si sforza di conferire ogni tanto al suo eloquio una speciale gentilezza a costo di non essere compreso da tutti.
In questo sforzo di autoelevazione gli deve essere sfuggito che non è disagio giovanile quello di sfasciare arredi urbani, segnaletica stradale, cestini, panchine e mettere sottosopra una pista ciclabile.
Questa è demenza giovanile…cribbio hanno 17-18 anni non 10.. alcuni di quei coglioni votano pure.
Forse santo subito Brivio e sempreduro Volontè vogliono ricordarci che quando si tratta di bastonare chi vende cd, cagnolini di pezza che scodinzolano o cazzatine per campare bisogna andare con il pugno di ferro, quando invece i figli di papà e di mamma del posto mettono a ferro e fuoco una parte della città bisogna fare una riflessione sul disagio…
Ma che brutta roba.
Invito quindi i lecchesi a collocare una loro foto sulla scrivania e pregare ardentemente ogni sera i grandi filosofi che ce li preservino.
Se gli serve qualcosa, telefonino: tutto, pur di dargli una mano.