CENTRO COTTURA E LE FILASTROCCHE AI BIMBI

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Volere è potere.

Soprattutto se il volere dipende dal potere e tu sei il potere. Un potere piccolo, in questi anni quasi totalmente inadeguato, ma pur sempre – e ancora – potere.

E il volere può solo bruciare contro il tempo quando non c’è tempo. Ma ancor oggi il potere ha tempo e il volere aspetta da tempo che il potere non lasci anche questa volta passare altro tempo.

E’, parte, di una filastrocca scioglilingua che diversi genitori raccontavano negli anni scorsi ai loro bimbi quando li mettevano a letto presto perché il giorno dopo bisognava andare a scuola.

Erano genitori come tanti, erano bambini come quasi tutti gli altri.

Se andavi all’asilo ti poteva capitare che la cucina per preparare i pasti era all’interno, c’era una cuoca e c’era una grossa stufa.

Se andavi alle scuole paritarie trovavi chi mangiava il cibo cucinato a 16-20 kilometri di distanza e chi se lo portava da casa. E tutti insieme si mangiava e si parlava, si parlava del tempo e del volere.

Se andavi, e continui andare alla scuola pubblica invece mangiavi e mangi a caro prezzo, solo appena dignitosamente per gusto e qualità, e il cibo veniva e viene da 16/20 km di distanza e, nonostante questo, le famiglie e il Comune pagavano e pagano soldi che nemmeno Alì Baba.

5.295.886.20 euro, 5 milioni di euro più iva, è infatti stato il prezzo dell’ultimo Bando per 3 anni di servizio Mensa. 5 milioni più IVA. Per 375.415 pasti all’anno. Dal 1 luglio 2014 al 30 giugno 2017. E questo giro di tavolo si son pure risparmiati 300.000 euro + iva.

Un Bando con le offerte al ribasso. Con 1 o massimo 2 concorrenti.

Il Comune perde in partenza.

Anni fa si suggerì, all’allora Assessore all’Istruzione Francesca BohBonacina e al Sindaco Brivio, la soluzione di pensare e mettere nei Piani Triennali delle Opere pubbliche la costruzione di un Centro Cottura Comunale o, perché no, sovracomunale.

Le esperienze, diverse, in tutta Italia dimostravano, dati alla mano, un risparmio economico di notevole entità – nella misura di milioni di euro – un innalzamento della qualità del cibo e del servizio e, conseguentemente, un alto gradimento del cittadino e dell’utente.

La Legge, già a quei tempi era magnanima, si poteva aggirare il Patto di Stabilità che limitava le spese, grazie sia alle Tasse di Scopo sia con Progetti “chiavi in mano” con leasing finanziari.

In altre parole serviva solo il volere del potere. Il tempo c’era, il Bando scadeva solo il 30/6/2014.

Ma non provarono nemmeno. A parole si ma solo il tempo di finire le riunioni

Oggi, la filastrocca si canta ancora, il Piano delle Opere si potrebbe integrare e il tempo, da qua al 1 luglio 2017, non è molto ma come si è detto, volere è potere.

Si potrebbe copiare l’esperienza di Grugliasco, Comune piemontese grande più o meno come Lecco, con poli universitari e un Centro Cottura inizialmente gestito dal Comune con una Cooperativa sociale, prodotti locali e bio, recupero del calore, costato circa 2 milioni e abbattimento del prezzo del pasto per i cittadini. O quello di Empoli, 2000 mq per 4000 pasti al giorno, in un unico turno, che servono oltre che gli studenti della Città anche altri enti pubblici del Circondario Empolese-Valdelsa. Uguale per Settimo Torinese, per quello di Capannoli che serve anche Plessi dei Comuni del circondario, o quello di Pistoia, o ancora Capannori, altro Comune grande come Lecco, all’avanguardia nelle politiche ambientali, partecipative e di amministrazione virtuosa.

Insomma volere è potere.

Qui a Lecco si potrebbe valutare se pensarne uno solo per il fabbisogno attuale, o sondare, con serietà e volontà, le esigenze del Politecnico, dell’Ospedale, delle altre strutture pubbliche, il fabbisogno e la sinergia con i comuni limitrofi. Qui si parla sempre così in astratto di Grande Lecco e con il Centro Cottura Sovracomunale ci sarebbe la reale possibilità, senza aspettare l’umore dello Stato centrale, di fare economie di scala. Insomma. Volere è potere.

E così, finalmente pranzeranno tutti più ricchi e felici e contenti.

Che assessore, consigliere ci studia e valuta se farla sua?

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