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SUGHERO O SEGATURA

Screenshot_2023-12-30-21-13-09-41_f598e1360c96b5a5aa16536c303cff92Silea è come il ministro Lollobrigida imitato da Crozza. Doveva fermarsi prima.

In questo caso nel suo post informativo di fine anno alla gabbietta di metallo del tappo dello spumante.
Il sughero si recupera in mille possibilità e pure per scopi benefici.
Il fatto ormai risaputo e quotidiano è che lo si può recuperare.E si deve promuovere questa azione di economia circolare.

È questo che andrebbe proposto da chi Istituzionalmente, come Silea, è preposto alla raccolta rifiuti e alla sua gestione.
Avviene già in un’infinità di comuni, negozi, realtà; non saperlo, far finta di non saperlo, non strutturarsi per fare questo – il sapere e il riciclo – è abbastanza imbarazzante.
E deprimente.

C’è pure un portale http://sughero.org ma è comunque più facile recuperarne ovunque di altri indirizzi e luoghi che scelleratamente come avere la segatura in testa fare un post informativo per dire di farli bruciare nel forno inceneritore.

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NON C’È TEMPIO PER MORIRE

progetto-forno-crematorio-2006-leccoAncora una volta c’è da sottolineare la confusione amministrativa della Giunta e quindi suggerirle di ricordarsi di verificare prima di mettere in piedi incontri, commissioni, progetti, architetti, delibere, commissari se una cosa è fattibile o se non si può proprio fare e, soprattutto, sentire prima chi deve autorizzare cosa.

Così da evitare appunto quello successo ieri, convocare una commissione urgente per dire che il Tempio crematorio a Lecco non si può, non si poteva e non si potrà mai fare perché non ci sono, non c’erano e non ci saranno gli spazi obbligatori previsti dalla Legge, come ha ribadito ATS negando il consenso, che però l’assessore Pietrobelli ha contattato per ultima e non, invece, per prima

pietrobelliUn disastro continuo
Era già successo con l’addizionale Irpef dove per l’assessore non si poteva trovare nemmeno un euro per le famiglie più fragili per non fargliela pagare il massimo possibile, dopo avergliela addirittura triplicata, pena il dissesto finanziario del Comune e poi oplá c’erano due spicci venduti però come fossero Fort Knox.

Screenshot_2023-12-28-19-43-44-97_e2d5b3f32b79de1d45acd1fad96fbb0fIeri bastava una telefonata ma la Giunta ha incominciato dalla fine e così di corsa ha cercato ieri sera di non lasciar traccia della bocciatura chiedendo addirittura di non inviare ad ATS la richiesta formale

Un’ora di commissione a parlare del nulla arrampicandosi sui vetri.
Mercanti del Tempio

UN’OPERA DA DUE SOLDI

1703611088354Come già evidenziato qui mesi fa in termini di raccolta e successivamente per quel poco che c’era da aggiornare, ecco ora che in Consiglio comunale ieri è stato esplicitato, come una pietra tombale, il risultato puntuale della Raccolta Fondi a favore del Teatro della Società dopo 6 mesi dal via fatta in pompa magna da pieghevoli, conferenze stampa, articoli, interviste, visite guidate e foto in posa, ormai giunto a poche settimane dal termine inizialmente stabilito della raccolta che, giocoforza, prorogheranno.

Le cifre esplicitate dall’assessora Piazza sono state:
131.217,25€ sul c/c della Fondazione Comunitaria e 1850€ su quello dell’Art Bonus presso il Ministero.

1703611085338Cifre a dimostrare, per l’ennesima volta, il fallimento totale dell’iniziativa e, ancor prima, la presunzione e megalomania degli annunci che parlavano di obiettivi di raccolta di 1 milione di€ insieme a una pessima capacità di Progetto.1703611082639

Le prove sono che i 131000€ son frutto quasi esclusivo di 3 sole donazioni di cui 70.000 in parti uguali dalla stessa Fondazione e Acinque, denari di fatto pubblici, nel particolare di Acinque ricavati da un immotivato prezzo più alto delle bollette pagate dai cittadini e da un altro 50.000€ di un “anonimo” amministratore delegato di un’azienda cittadina.
Che significa tolti quelli pubblici e dell’amico, l’1% – l’uno per cento – dell’obiettivo.

Va nuovamente ricordato che tale fallimentare campagna di raccolta fondi è costata oltre 50.000€ !!!!! a favore di una Società di Comunicazione che, viste le cifre, sia della fattura che della raccolta dimostra l’inefficacia con cui è stata gestita, l’incapacità di Sindaco e Giunta di relazionare direttamente con imprese e imprenditori del territorio per il sostegno e la promozione dei Beni culturali e della incapacità o disinteresse del farsi comprendere con credibilità dai cittadini del valore di un’iniziativa identitaria.

Insomma dati sulla raccolta fondi imbarazzanti per l’Opera e il Sipa


rio.
La prima, un’opera da due soldi, il secondo, il sipario, un velo pietoso

BILANCI BILANCINI E BUGIARDINI

1703610044689Un brutto spettacolo la discussione sull’addizionale Irpef ieri sera in Comune

Il punto era la conferma anche per il 2024 dell’aliquota da applicare, dopo che per quest’anno era stata già innalzata al massimo consentito, lo 0,80%, a tutti, eliminando gli scaglioni di reddito.
Una tassa arrivata a 6,8 milioni nel 2023 dai 3,3 dell’anno prima.

La discussione ha visto aspetti desolanti
L:aliquota è rimasta invariata. Alta.
Le Famiglie lecchesi pagheranno anche il prossimo anno 3,5 milioni € in più con un buffetto che sa più di elemosina che giustizia, elevando di solo 1000€ da 16.000€ a 17.000 il reddito annuo di chi non la dovrà pagare.
Un totale di 100.000€ da dividere tra 900 famiglie che sono ben 10€ di media di risparmio al mese per ognuna.
Due briciole a chi manca tutto il pane.
Non voler quindi tener conto che in un anno la perdita di potere d’acquisto delle famiglie è ben più di 120€.
Oggi con 17.000€ di reddito campi decisamente peggio che con 16.000€ dello scorso anno.

1703610048020Possiamo anche dire che i 100.000€ che il Comune non prende con l’Irpef li dovrà prendere da un’altra parte.
Ma l’assessore Pietrobelli non ha ancora capito dove. Per iniziare comunque ha aumentato il prezzo dei parcheggi, della mensa, del nido…

Non c’era un centesimo a disposizione in più per le famiglie forse anche perchè han preferito spenderli per consulenze un po’ pretenziose; Spenderli per ancorare per pochi giorni la piattaforma galleggiante e farci suonare un paio di musicisti: spesa ben 83.000€; Forse anche perché preferiscono spenderne, settimana prossima, altri 20.000€ per un’ora o poco più di concerto per qualche centinaio di persone in Erna; O regalarne 200.000€ a qualche negozio e solo se del centro; Si sceglie di far viaggiare gratis sui bus i figli di famiglie anche straricche, usando i soldi anche di quelle più fragili, ma non c’è un centesimo in più per fare quadrare il Bilancio senza i soldi dell’Irpef comunale di quest’ultime.
Sembra uno scherzo o una beffa

Il bugiardino desolante ha messo poi il fiocco quando si è scoperto grazie al consigliere Simone Brigatti che fino a due giorni fa l’Ass. Pietrobelli aveva categoricamente ed esplicitamente escluso la possibilità di qualsiasi centesimo per alzare l’esenzione alle famiglie più fragili motivandola con durezza e nessun margine di trattativa perché sarebbe crollato l’equilibrio di Bilancio.

Ieri in Consiglio, lui stesso, ha smentito lui stesso. Un comportamento che avrebbe dovuto portare a rassegnare le dimissioni
Ma su questo l’assessore si è autoesentato

CUCÙ IL NUOVO BIONE NON C’È PIÙ

1703609765094L’impresa che aveva presentato una proposta a cui l’Amministrazione comunale aveva riposto (purtroppo visti gli oneri a carico del pubblico) tutta la speranza dopo i suoi precedenti fallimenti, i Bandi andati deserti e continui pomposi comunicati stampa e numerosi rendering messi in rete, dopo aver trovato però una richiesta di integrazione tecnica da parte degli uffici ha visto l’Impresa non dare seguito alla conclusione dell’offerta.

È quello annunciato stasera in Consiglio comunale, perché gli è stata posta la domanda, dall’assessore Torri.
(I comunicati stampa per questo non li fanno si sa)

1703609768366Un tuffo dove il buco è più profondo credo sia necessario anche senza costume per la Giunta, in compagnia di qualche assessore anche della legislatura passata per il tempo e le occasioni perse.

Speriamo nel futuro inhouse/associativo

UN COMUNE CON GLI OCCHI FASCIAToI

1703609170818Un comunicato stampa del Comune che pare abbiano comprato tutta la LEGO per poter dire di essere amici dei bimbi

Un Bando con un nome inglese che fa sempre tanto chic: “Spazi Family friendly” al posto di “Spazi Adatti alle famiglie”, che è così tanto prioritario e qualificante per il Comune da averci messo come risorse a disposizione ben 1600€ ampliabili, chissà magari a 5000€

Tutto questo per allestire spazi gioco, biberon, scaldapappa, stoviglie, seggiolini, scaffali libri, mangiapannolini, tovagliette, matite colorate, tappetoni…negli esercizi commerciali così da renderli attrattivi per famiglie con bimbi del luogo e turisti1703609164604
1600€ (milleseicento) tutti da spartire tra i commercianti che ne fan richiesta. Eppure il Comune ne ha spesi 20.000€ per un Logo, 27.000 solo per ancorare per pochi giorni una piattaforma galleggiante; 25.000€ pure per un cestino dei rifiuti sul lungolago Qui ora fanno un comunicato stampa pomposo per 1600€.

Chissà quanti esercizi parteciperanno al Bando impossibilitati per educazione a sputare su mance così indecenti.

1703609167645Che poi è già assurdo che il Comune contribuisca a fare qualcosa che possa rendere attrattivo un negozio che l’esercente stesso non ha ritenuto prima di fare da solo, eppure stiamo parlando di qualche centinaio di euro mica milioni

Il criterio per riceverli poi non è nemmeno in base al bilancio/utile, la tipologia d’esercizio, l’assenza di altri contributi già ricevuti… ma solo l’ordine d’arrivo della domanda

Se guardiamo poi l’entità singola del contributo è comico
– I Fasciatoi: il 20% fino a un max di 50€ per quelli installati nei bagni delle donne, 70€ se in quello degli uomini e max 90€ se nell’antibagno
– Le Attrezzature:
il 75% fino a max 70€ per seggioloni, scaldabiberon, riduttori, mangiapannolini stoviglie, tovagliette da colorare ecc.
– Lo Spazio Bimbi:
Il 75% fino a max 250€ per spazio bimbi (tavolini e sedie, colori, libreria, scaffali giochi, tappetone ecc.)

Il Comune voláno dell’industria dei bebè.
Un’altra mancia che farà accorrere bimbi in quei negozi che fino a ieri all’esercente non interessava avere

Magari poi per andarci alle famiglie toccherà pagare un ticket per il parcheggio che il Comune nel frattempo ha aumentato anche del 30%

a forza di essere vento