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VIP: Very Important Pirla

Vip, Nobili ed Imprenditori, truffati per milioni di Euro, da falsi Broker che promettevano guadagni oltre al 15-17%!”

Questa la notizia che già ad aprile scorso correva veloce in rete e nelle televisioni (ne avevamo parlato anche noi) e che in questi giorni sta ritornando nelle cronache per alcune testimonianze rilasciate in Tribunale da questi VIP, Very important pirla.

Stiamo parlando di 700 persone e più, che hanno i nomi famosi di Massimo Ranieri, Sabina Guzzanti, David Riondino, i fratelli Vanzina, Francesca De Cecco, la principessa Claudia Ruspoli ect. che, grazie al passaparola hanno pensato che fosse “normale” ottenere sui propri soldi percentuali a 2 cifre. Continua la lettura di VIP: Very Important Pirla

OI DIALOGOI puntata tre: Vanità

Grande concordia sottocosta stasera fra gli amabili conversatori nella sala d’aspetto dello strizzacervelli, poiché si parla di…
vanità

“Una cosa divertente che non farà mai più” – cita sibillino Aldo.

“Intende l’inchino? – arguisce perspicace Astolfo – Beh, avessero letto prima Wallace, anche parecchi turisti si sarebbero risparmiata una serataccia”

“Nemmeno io sono mai stato in crociera – dice Aleardo – ma vedendo le immagini dei passeggeri che fanno il ‘trenino’ fra i tavoli del ristorante ho pensato che, piuttosto che passare una settimana così, preferisco andare a lavorare.”

“Certo che, a parte le conseguenze penali, uno sputtanamento così di dimensioni planetarie non si ricordava da tempo… “- aggiunge Aldo.

“Se lo merita- afferma netto Ascanio citando a sua volta quel tale – noi non abbiamo riguardi, non te attendiamo da voi; quando verrà il nostro turno…”

“Che goduria- concorda Astolfo allentando il nodo della cravatta – vedere uno sbruffone sputtanato, colpito proprio al cuore del suo super ego: una fantastica lezione, un monito per tutti gli arroganti, i palloni gonfiati. Sono migliaia gli Schettino che siedono ai posti di comando, non solo in Italia, ‘in virtù’ di raccomandazioni, nepotismi, clientele, corruttele, e che ‘in virtù’ delle loro incapacità e incompetenze determinano disastri anche maggiori di questo consumatosi in poche ore. Disastri diluiti negli anni i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti: erosione dei redditi, ingiustizie, disagi, miseria, fame, morte”

“Spiace per le vittime- osserva Alice pulendosi gli occhiali- però, che soddisfazione vedere anche quel condominio pacchiano imbottito di lusso superfluo affondato, distrutto. Una sorta di metaforico presagio circa l’imminente sorte del rutilante mondo consumistico…”

“Già io mi chiedo cosa spinge una persona matura a voler fare il comandante. – si interroga Aleardo –  Cosa poi possa spingerlo a fare lo smargiasso, a strafare correndo rischi assurdi, accettando sfide deliranti. Che vuoto deve avere dentro?

“Niente di nuovo sotto il sole – spiega Alfio, sagrista sotto terapia (intensiva) – Vanitas vanitatum et omnia vanitas. Ecclesiaste.”

“La stessa vanità che spinge uno stimato professore di economia a cacciarsi nei guai. – prosegue Aldo – Tutto per sfoggiare lo smoking dal palco reale alla prima della Scala.”

“Tutto per fare a gara fra chi ce l’ha più lungo – chiosa femministicamente Alice – tutto per il solito complesso competitivo fra maschi.”

“Ma che c’entra il genere, il comando non ha genere… dove vado a incominciare? – si scalda Ascanio – Golda Meir, Thatcher, Albright, Rice, Lagarde, Merkel, Fornero …altro che quote rosa; per arrivare a quei livelli devono essere stronze come uomini.”

“Citando Conrad, che citava il bardo, direi: la maturità è tutto. – filosofeggia Astolfo- Una società matura non avrebbe alcun bisogno di comandanti  né di obbedienti, poiché una persona matura non ha alcuna voglia di comandare né di obbedire.”

Queste dunque le riflessioni che circolano ultimamente fra gli italiani più psicolabili.

Pococurante VM

I SOLDI DI TUTTI E I PANNELLI DI UNO SOLO

Dell’enorme flop e spreco da parte del Comune in merito alla scelta di affittare il tetto della scuola Ticozzi per far istallare pannelli fotovoltaici a favore di un’Azienda privata, al posto di quella più saggia di metterli di proprietà, se ne è già parlato.

Ma vogliamo sottolineare nuovamente un aspetto, fondamentale, che ne denota spreco e miopia.

La soluzione di istallare pannelli di proprietà (da parte di tutte le amministrazioni) è infatti più saggia e utile al cittadino per più motivi.

Perché il GSE ha sì ridotto, negli ultimi mesi, gli incentivi del ContoEnergia (i rimborsi per l’energia prodotta e messa in rete) ma, contemporaneamente, sono calati e di molto anche i prezzi dei pannelli stessi.

Perché il Comune, – i Comuni – (tramite una società di Leasing) a costo zero, (zero!) possono fare l’impianto per sé senza rischi per il proprio bilancio.

Infatti, (con una semplice garanzia sui pannelli di almeno 20 anni, cosa ordinaria) con i soldi degli incentivi, in soli 15 anni, si estingue il debito e si utilizza subito, gratuitamente, l’energia prodotta per la scuola che ora, invece, Lecco dovrà continuare a pagare.

Ma la prova del nove dell’incapacità del Comune di Lecco ( e un suggeriemnto per gli altri Comuni) è che la locazione finanziaria non va ad incidere sul Patto di stabilità e i vincoli.

La Giunta di Lecco, ancora una volta, ha scelto di sprecar soldi. Dei cittadini.

E’incompetenza, o pure peggio?

FORTEZZA INESPUGNABILE

Cuneo 28 agosto 1920 - Milano 25 dicembre 2011

No, non cedo: la Resistenza non è sconfitta

di Giorgio Bocca

Alcuni recensori del mio ultimo libro Le mie montagne hanno scritto che è “malinconico” perché è il libro di uno sconfitto dalla storia. Il mondo risorgimentale in cui sono nato e sono vissuto non c’è più, la classe operaia non è andata in paradiso ma nelle code delle autostrade e nelle pensioncine di Rimini e Riccione, gli italiani sono a maggioranza qualunquisti, al punto di sembrare nostalgici del peggior fascismo. L’Italia dei valori è un partitino di un giudice ambizioso, ai valori civili non pensa più nessuno, Giustizia e Libertà è un circolo culturale, la politica naviga in acque fetide, la lotta di classe è finita nel precariato dei call center, non si è salvata neppure la storia, non si sono salvati neppure i cippi e le lapidi della guerra partigiana.

Chi è più vinto di uno che ha creduto che la Resistenza fosse l’ultima guerra risorgimentale e ora deve debolmente difenderla dal revisionismo ignorante e falsario?

Chi è più sconfitto di chi sta in un Paese che ripudia la sua storia, e la riscrive in modi diffamatori?

Un Paese in cui, si direbbe, l’unico valore è il profitto à tout prix, neppure giustificato dal merito personale, della ricchezza premio divino.

Un Paese che, anche nei suoi delitti, mostra un incanaglimento efferato, giudici che collaborano con le mafie, insegnanti che corrompono i loro allievi, madri che vendono i loro figli. E il compiacimento con cui i media raccolgono ed espongono tutte le sozzure senza che nessuno più tema il dio che incenerì Sodoma e Gomorra.

Eppure qualcosa ricorda agli sconfitti e ai superati che la partita non è persa, che la memoria è più vera del presente, che la guerra perenne, l’affarismo perenne, la corruzione universale non sono un modo di vivere accettabile. O, più semplicemente, fuori da ogni ideologia, che per molti c’è la impossibilità fisica di vivere nel pantano. In fondo, la possibilità di chiuderci in noi stessi, di evitare le complicità e i patteggiamenti esiste, ogni uomo se vuole è una fortezza inespugnabile. E può riscoprire la serietà, la drammaticità della vita, e rifiutare questa cultura del ridere sempre e comunque anche delle idiozie, anche delle volgarità.

Davvero malinconici? Davvero sconfitti? O decisi a salvare il meglio che c’è nella vita?

Per noi e per i figli.

DAMMI LA CANNA DA PESCA CHE AL PESCE CI PENSO IO

A proposito di pecunia non olet.

Avete fatto anche voi il vostro dovere di italiani sottoscrivendo i BTP (a 2anni) appena hanno assicurato un rendimento superiore al 7%?

No? Ma cosa aspettate? Siete preoccupati e non sapete come far fruttare i vostri soldi? Far soldi con i soldi come un acquirente di fondi (etici o no) qualunque non vi piace?

Possibile che nell’era di Internet e delle Banche veloci siete ancora in ambasce??? Se andate a solo qualche centinaio di chilometri da dove siete seduti voi, in Croazia per esempio, dentro Banche controllate, e garantite, da quelle Italiane, (garantite con i soldi dei correntisti italiani) potrete sottoscrivere rendimenti del 7,15% netto (netto) per un investimento a due anni, attraverso un pronto contro termine estero. Come stabilità siamo ancora molto lontani dalla situazione Grecia e poi sono banche italiane. Chissà perché qua le stesse banche ti offrono un pugno di mosche e là, sempre le stesse banche, altro che ciufoli.

E allora diteglielo alla vostra Banca, di qua, se non mi vuoi dare un rendimento decente dammi almeno un servizio di internet banking.

Dammi cioè la canna da pesca che al pesce ci penso io. E andate a caccia del cibo. Del pesce in un catino.

Apritevi una SRL di diritto croato (che è quella che costa meno, € 500 annui), vi aprite un c/c su una banca croata (potete scegliere, per esempio Banco Popolare Croatia oppure Privredna Banka Zagreb del gruppo IntesaSanpaolo) ed all’occorrenza trasferite extra UE e BCE i votri fondi.

Qui in Italia scegliete una Banca che possibilmente non vi mette limiti agli importi dei bonifici esteri. Alcune byweb non consentono bonifici superiori ad Eur 10.000 per giorno, Che Banca non ha invece limite prefissato al bonifico in partenza. Finché la Croazia resta fuori dalla UE le decisioni della UE non vi interesseranno che marginalmente; alla bisogna scenderete sino all’Albania (se necessario) ma il grosso dei vostri denari, certamente sudati, meglio tenerli fuori UE.

E’ distrazione di fondi penserete…E penserete ben… male. Penserete malissimo.

Tu puoi benissimo comperare una casa all’estero, chi o cosa te lo vieta? Ci sono un sacco di personcine che hanno comperato case a Praga, ( Antigua è troppo lontano…) perché tu non te ne puoi comperare una in Croazia? Per comperarla bisogna costituire una società di diritto croato che paga le tasse (infime ed in quota fissa) in Croazia.

Che poi voi non ritraiate utili in Italia da quella partecipazione è un fatto vostro ed il fisco nostrano non ci può fare nulla. Ovvio che quella società mette a profitti e perdite tutti gli agi e svaghi che il suo esponente gode (alla grande) in Croazia. Dove avreste distratto fondi?????

Prima del web i primi soldi li si portava a mano; in frontiera sono liberi € 10.000 per persona ed una normale autovettura può trasportare cinque persone.

Ti dirò che in macchina in poche orette arrivi da molti posti fino alla tua nuova casa in Croazia. Peraltro fermandoti su ottime konoba per mangiare. Così cominciavi l’avventura croata prima del bonifico online..

Ovvio che i soldi che escono dall’Italia, quando decidi per il bonifico, non vanno a finire su un conto che porta il tuo stesso nome, bensì in quello della SRL Croata che ha emesso regolari fatture a tuo carico. Ovvio altresì che le imposte croate (‘na ciofeca) sono pagate in Croazia.

Il fatto che tu materialmente non ci viva in Croazia non significa nulla perché la tua SRL ha la sede proprio lì … Le perdite a bilancio della srl croata sono le tue spese (agi e svaghi) in Croazia …; le altre proprietà saranno acquistate dalla SRL Croata in Croazia; dove sta il problema quindi? Forse nella circostanza che tu sei il socio di maggioranza? Finché non incamero dividendi nulla debbo dichiarare al fisco italiano; i tassi che accordano sui depositi liberi in euro in Croazia sono da capogiro se paragonati ai nostri.

Questa, in estrema sintesi, è il business che molti hanno messo in piedi nella vicina Croazia. Lontano da patrimoniali, aumento dell’età pensionabile e spread vari.

I soldi ci renderanno liberi. Quando avranno finito con noi.