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A.A.A. INDIGNATI CERCASI, possibilmente lettori de “il Giornale”

volantinobrA.A.A.Indignati cercasi, possibilmente lettori de “Il Giornale”. Astenersi lettori Repubblica, Manifesto, e PlayBoy. 

Secondo voi, i lettori de “Il Giornale” che pochi giorni fa avevano manifestato solidarietà al giornalista Francesco Guzzardi minacciato con un volantino firmato con tanto di stella a 5 punte dalle brigate rosse e recapitato alla sede genovese del quotidiano per cui scrive, hanno potuto correggere le loro indignazioni e preoccupazioni con altrettante missive alla prestigiosa testata diretta da Feltri? O non hanno potuto farlo perché non leggono il “Secolo XIX”? Ah, dimenticavo, questo scriveva ieri il “Secolo XIX”, Le lettere di solidarietà al giornalista de “Il Giornale” cercatevele da soli…“Le minacce delle Br? Se le era inviate il giornalista 25 novembre 2009. È stato lo stesso destinatario delle minacce, un giornalista collaboratore della sede genovese de il Giornale´, a scrivere il falso volantino delle Brigate Rosse recapitato in redazione. Lo hanno accertato gli agenti della Digos di Genova che hanno denunciato l’uomo per simulazione di reato e procurato allarme. Continua la lettura di A.A.A. INDIGNATI CERCASI, possibilmente lettori de “il Giornale”

SICUREZZA

consolatoSe vi capita di andare ad Asolo, una delle più belle città del Veneto troverete nella piazza centrale di quel meraviglioso borgo antico un bel palazzo con le bandiere della Romania esposte. E’ la sede del Consolato Rumeno, il Console è il Sig. Polegato, presidente della Geox, uno degli industriali che molto hanno contribuito allo sviluppo del nored-est e non solo. Probabilmente se andrete ad Asolo di bandiere esposte troverete solo quelle. La Romania ha dato l’opportunità a molte industrie nostrane di delocalizzare e prosperare e a molti connazionali, in tempi non tanto lontani, di andarci a comperare qualche ragazza pagandola con una bic o con un paio di collant. Ora ci si vuol far credere che il problema della sicurezza in Italia sia risolvibile riportando i rumeni in Romania (e riportando le fabbriche italiane in Italia presuppongo). E se fosse che fosse che il problema non è la Romania, ma l’Italia? Sì, dell’Italia che ha bisogno di un tragico fatto di sangue che colpisce l’immaginario collettivo suscitando odio cieco e indiscriminato, quello che ci porterà alla perdita della ragione, la stessa che avrebbe dovuto farci vedere senza il bisogno che accadessero fatti di brutale efferatezza l’insostenibile situazione di un paese come il nostro che si è permesso il degrado a cui siamo giunti fra un “colpa tua” e un “colpa sua” ……

Dimenticavo: forse la mafia si potrebbe sconfiggere riportando in Sicilia i siciliani.

dal nostro ex khorakhaneker Francesco inviato nel nord est

TEATRO 23 NOV: INVISIBILI da un fatto di cronaca nera

invisibili1«Aderisco alla vostra lettera aggiungendo che i respingimenti in mare avvengono facendo salire a bordo i viaggiatori in acque internazionali e nel momento esatto in cui stanno su una nostra nave essi si trovano in territorio italiano e hanno diritto a chiedere asilo. Noi neghiamo loro la vita violando la nostra stessa legge. Siamo dei fuorilegge di noi stessi, pirati alla rovescia. Pagheremo cara l’infamia». Erri De Luca x clandestinoday

Un monologo di Amed Ba, attore, musicista e amico. Uno spettacolo che nasce da un fatto. Un fatto di cronaca. Nera. Un fatto rimasto invisibile, non per questo meno reale

LA DOMANDA PIU’ INTERESSANTE

tutti-contro-uno

AUDIO DEI CARCERIERI

La vicenda di Stefano Cucchi è l’ennesima (e chi frequenta anche questo piccolo sito lo sa, l’ennesima) che sconcerta e che conferma, se ce ne fosse bisogno, lo stato pietoso in cui versa la civiltà in questo paese schifoso. Penso a cosa possa aver passato quel povero ragazzo, ai suoi genitori e mi viene una grande tristezza e una grande rabbia, ma anche un grande sconforto perchè credo sia davvero difficile il cammino per poter ritrovare un minimo di decenza.

Parliamo di Napoli guardando il tremendo video dell’esecuzione in strada di un camorrista e restiamo esterrefatti osservando le reazioni delle persone intorno a quella vicenda.

L’Italia è come Napoli, nessuno si indigna più, la televisione ci ha imbarbarito al punto di aver ridotto la vita ad un telefilm dove tutto è finto anche la morte di un ragazzo che non meritava quella fine assurda ed inaccettabile. Non ci sarà nessun colpevole come al solito perchè la verità è che siamo tutti colpevoli di partecipare a questa società di merda.

Ma la domanda più interessante è forse questa:

perché il fatto di Stefano Cucchi sta ottenendo tutta questa attenzione?

Voglio fortissimamente voglio pensare in una di quelle strane combinazione di eventi che portano certe notizie ad emergere.

Forse solo perché -come dire…duole dirlo- arrivano – mediaticamente – nel momento giusto.

Non ho risposte, ma sono sinceramente stupito.

Due/tre giorni di prima pagina. Pure sulla homepage de ilgiornale.it, ne ha appena parlato in tv pure quell’accomodante di Fazio.

Insomma non capisco.

Sembra un bel segnale di salute del nostro sistema informativo, ma so che non è così…