Mercoledì ore 6:55 Lecco stazione
dispaccio numero zero. Monte Marenzo solo andata.
I visi sono lunghi. Nemmeno 12 ore prima l’Italia del calcio e l’Italia della pausa caffé giocava con l’Uruguay per la permanenza ai Mondiali in Brasile.
Una partita come l’ultimo treno per gli ottavi e la gloria.
Noi pendolari siamo sulla banchina pronti ad entrare in gioco. Appena arriva il treno. Binario uno tronco.
La palla non gira, l’informazione non circola, nulla di buono all’orizzonte… anzi nulla e basta.
Treno per Bergamo delle 7:03 dopo 10 fuorigioco e ripartenze solo annunciate é stato mandato a casa per un morso ad un passaggio a livello.
Prima l’annuncio vocale da altoparlante e da tabellone ritardo di 20 minuti.. Poi 30 minuti… Poi nessun arbitro, ne allenatore, che dice che é stato cancellato. Bisogna scoprirlo da soli sul display…
La palla non gira, l’informazione nemmeno, figuriamoci i treni.
L’ufficio movimento della stazione é un eufemismo.
Come un cuba libre.
Insieme agli altri pendolari, infreddoliti dalla pioggia ed ancora increduli del morso attendiamo il treno successivo.
Il Bergamo delle 8:12.
A 15 minuti dall’arrivo nessuna notizia di ritardi o cancellazioni.
L’orizzonte non lo guardiamo.
A 10 minuti dalla partenza il dislapy si illumina. Ci siamo… Siam pronti.
Il treno no. Annuncio ritardo: 20 minuti.
Qualcuno sembra Chiellini altri Balottelli.
Si chiede info alla biglietteria.
“Il passaggio a livello guasto a Cisano non è presidiato”. Sembra la cronaca della partita di ieri a proposito dell’ara di rigore.
Non si sa se il ritardo può aumentare. Non sanno dov’é il treno. Si opta per quello di Milano P.ta Garibaldi via Carnate dove lì si prende coincidenza per Bergamo. Siamo in 34 come i gradi durante la partita dell’Italia. Siamo a corto di fiato. Si parte.
Due fermate prima di Carnate, sulle app dei cellulari, Trenord segnala che ci sono guasti tra Carnate e Paderno.
Ritardi previsti 45/90 minuti con possibilità di variazioni.
Giá si sa che potranno essere in peggioramento.
Arriviamo a Carnate, ritardi confermati.
Quando si dice l’efficienza della comunicazione istituzionale.
Più di una palla gira. Con un treno per Bergamo pronto sul binario 5 partenza 7:31 con 60 minuti di ritardo pare arrivare un poco di fortuna. È buono. Pochi minuti e quindi si parte.
Non lo fa, le lancette si muovono, il treno no.
Sul binario 2 una robusta donna vestita Trenord agita la mano.
Non saluta, vuole segnalare che il treno per Bergamo partirà da quel binario. Scendiamo dal treno, sottopassaggio e oplá.
La gente le si fa intorno come all’arbitro Rodriquez Moreno.
Il treno é ora a Monza 10 minuti e arriva. Telefona, ci conferma.
15 secondi dopo la sua moderata ginnastica tronco facciale verticale e i suoni gutturali di assenso, l’altoparlante segnala:”qui è il capostazione che vi parla: il treno per Bergamo è in partenza dal binario 5.”
Tre madonne e tre marie o un poco di più e un vaffanculo come il Coro del Nabucco e si attraversano i binari.
Visto il panorama rotabile con rischio più di multa che di investimento
saliamo nuovamente da dove eravamo scesi.
“5 minuti e si parte” gracchia la voce della stazione.
Si mette in moto. È vero. Bene. Ognuno chiama il lavoro, la scuola, o l’amante che lo sta aspettando in albergo.
“Mezzora e sono a Bergamo. Aspettami”
Partiamo e la App aggiorna, un minuto dopo, che la stazione di Ponte s.Pietro è inagibile. Lo conferma poco dopo anche l’omino verde nord con la paletta e fischietto a Calusco.
Madonne, marie, sconforto e esami universitari saltati che si mischiano… Chi doveva dare Diritto canonico dimostra bell’esposizione sul treno e palesemente di saperla. Almeno nella parte dedicata ai santi. Arriviamo alla stazione di Terno d’Isola e non si prosegue. “La circolazione è momentaneamente sospesa causa impraticabilità della stazione di Ponte causa allagamento”.
Il capostazione non sa nulla.
Ha quell’espressione attenta e sveglia che sembra che non sappia nemmeno che l’Italia ha perso con l’Uruguay.
Chiama la centrale ma non ha risposte. O non le capisce. Deve aver fatto il numero della donna vestita Trenord sul marciapiede del binario 2 di Carnate. Sono le dieci e un po’.
Qualcuno sente e dice che arriveranno dei bus sostitutivi per Bergamo. Ma non si sa quando.. Pare che anche la strada sia fortemente invasa da acqua per le piogge e il fiume Brembo e il torrente Lesina. Si valuta il da farsi.
In diversi capannelli di pendolari si discute.
Il capotreno interpellato sul piazzale della stazione forse torna a Milano P.ta Garibaldi ma non sa se può tornare con su la gente o deve farlo vuoto.
Altro esame di Diritto canonico esposto da più presenti.
Si sale sul treno e vediamo chi ci fa scendere. L’azione dà i suoi frutti. Ci lasciano su. Chi vuole tornare indietro può farlo. Alcuni accettano e altri aspettano invece il miraggio del bus.
Io scelgo la prima e parto.
Alle 11:22 a. Carnate c’é un treno per Lecco. Lo prendo.
Non prima di aver visto l’arrivo di un treno per Bergamo alle 11:10
Senza che nessuno avvertisse nessuno che alla stazione di Terno ci si doveva bloccare..
Ho scoperto dopo che li hanno fatti fermare ancora prima. A Calusco.
I bus sono arrivati con il contagocce.
Io alle 12:15 ero in stazione a Lecco.
Le app di Trenord erano ancora in cerca dei treni dispersi nella pioggia…Chiaro ora perché siamo stati eliminati dai mondiali? Non circola la palla, non circola l’informazione, non circolano i treni.