Archivi categoria: Lecco

CON O SENZA NEVE

FB_IMG_16096257287748546L’opposizione tuona contro la gestione dell’emergenza neve della Giunta Gattinoni

La valanga di parole del consigliere Zamperini è rotolata giù già di primo mattino

Ad ogni nevicata è sempre così.
A prescindere dal Sindaco, l’opposizione tira fuori dal cassetto il comunicato sull’asfalto insipido, sugli spazzaneve in numero dietetico e sull’inverno che nevica, che non esiston più le mezze stagioni, e il grave è che lo manda ai giornali

Siccome Gattinoni dovrà governare 5 o addirittura 10 anni stando a quanto ha detto in campagna elettorale, oltre a suggerire a Zamperini di conservare il Comunicato stampa avendo cura di cambiare almeno l’anno, suggerisco nel frattempo di non sottovalutare altri eventi atmosferici e tradizionali non secondari e di redigere quanto prima altri indispensabili comunicati stampa

Nell’ordine:
– la mancata celere pulizia da coriandoli e stelle filanti il giorno di Carnevale

– la mancata raccolta di pollini prodotti dal verde pubblico in primavera causa di numerose allergie per i cittadini

– la mancata apertura a ferragosto dei Musei o la mancata chiusura a secondo delle scelte dell’Amministrazione

– la mancata ordinanza per vietare botti e girandole pirotecniche la Notte di San Silvestro che spaventano gli altri gatti e animali in genere

– la mancata convocazione di un Consiglio Comunale per studiare azioni che mettano fine a Lecco pisciatoio d’Italia

Guardando lo spessore di questa opposizione viene in mente il vecchio Gaber: “La strada è l’unica salvezza”.

Diamogli un badile. Con o senza neve

VACCINI, PIAZZA E LA BANDA DELL’ORTICA

1-11

Il consigliere Piazza che difende la Regione sulla mancata disponibilità dei vaccini antinfluenzali è semplicemente meraviglioso

Non che non abbia le sue ragioni. Di bottega e anche più generali, tipo di futuro politico.
Ma, insomma, difendere la Regione Lombardia sulla mancanza dei vaccini, il giorno dopo che tutte le farmacie lecchesi hanno affisso un cartello di scuse e spiegazioni ai propri clienti per chiarire che la mancata disponibilità è responsabilità unica della Regione non sarà, chiedo, un tantino in controtempo e offensivo?

Non è un poco come ordinare al bar del Titanic una grappa mentre il cameriere è appena annegato e la nave intera sta facendo glu glu?

La parte meravigliosa di Piazza è che di questi problemi, lui, proprio lui non se ne fa.
In fondo lui non ha mai avuto un’influenza nemmeno da piccolo

Lui, con cortese fermezza e argomenti poco ferrati ma forbiti sì, difenderebbe, o meglio ridifenderebbe la Regione anche sulle mancate attuazioni delle zone rosse, sui pazienti Covid trasferiti nelle Rsa, e se glielo chiedesse il partito, anzi anche prima di un’eventuale richiesta, pure sui camici del cognato di Fontana.

Così come oggi, pur davanti all’evidenza:
“la Regione Lombardia non ha avuto la capacità di mettere il vaccino antinfluenzale a disposizione della popolazione attiva attraverso la distribuzione delle farmacie” (nota di Federfarma Lecco) difende l’indifendibile Regione come il palo di Jannacci nella Banda dell’Ortica.
“Ha visto nulla, ma in compens l’ha sentii nient”

L’evidenza che lo smentisce, in fondo, per lui è solo un dettaglio.
Piazza come scusa questa volta ha tenuto a dirci, come fosse consolatorio, che, senza fare nomi, anche altre Regioni sono nella stessa situazione.

Credo abbia inizialmente pensato al Molise, ma poi si deve essere ricordato quando gli han detto che il Molise non esiste

C’E’ QUALQUADRA CHE NON COSA

1-img527502È un brutto e impegnativo mestiere fare il Sindaco. Perché oltre a fare devi anche dire
Devi dire quello che fai e fare quello che dici

In questo tempo di Covid e social, di comunicazione, poi ti senti evidentemente un Sindaco a metà se ogni tre giorni non dici qualcosa ai cittadini

Non si spiegano altrimenti tutti i video, post, interviste del Sindaco di Lecco

Sei il Sindaco dei grandi cartelloni, delle piattaforme, delle convention in piazza, della corsa e degli slogan? Bisogna dire qualcosa

Anche se sul Covid quello che dici non è quello che fai, hai fatto, che farai perché sono altri che fanno, han fatto e faranno

Ma tu vuoi cambiare passo. In fretta e di fretta.
E così inciampi, cadi. A volte cadi sul muso, a volte nel ridicolo

È un brutto e impegnativo mestiere fare il sindaco se hai basato tutto sulla comunicazione, sul marketing

E allora un giorno ti dici contro la Dad, perché moltissimi genitori e la comunità son contrari
Poi cambi idea o anche solo ti accorgi che la situazione sta diventando insostenibile

E un altro giorno dici che la situazione è sotto controllo, in ospedale va tutto bene e andrà tutto bene, perché bisogna far vedere che si ha tutto in pugno
Poi non cambi idea, ma nemmeno gli infermieri del Manzoni che ti dicono che non ce la fanno più, che la situazione è fuori, non sotto, fuori controllo

E se un giorno è tempo di figure quello dopo è di colori

Il cittadino è in difficoltà con la zona rossa stabilita dal Governo, non può uscire, ha difficoltà nelle relazioni, il presidente dei commercianti è chino sul registratore di cassa e allora bisogna dire che si vuole la zona arancione. E lo si dice

Intanto i dati, che non ascoltano spot e  social, continuano a salire, gli infermieri a pregare di star in casa, i medici a voler il lockdown generale e il Sindaco a fare video sui social che ogni giorno smentiscono quelli di prima

O sono i dati, i numeri, i contagi a dimostrarlo inadeguato?

Ce lo immaginiamo il Sindaco davanti alla webcam pronto per il suo prossimo spot, trafitto all’ultimo da un pensiero:
C’è qualquadra che non cosa

LA DEMOCRAZIA SCAMBIATA PER “COLPO DI CITTÀ”

FB_IMG_16048358017224379Come quella vecchia pubblicità: la potenza è nulla senza controllo, così deve essere anche per la vittoria: la vittoria è nulla senza democrazia.

Il ricorso che il centrodestra di Ciresa ha appena depositato al Tar, pur essendo sacrosanto, è visto con derisione e offese da​ troppi, fans di Gattinoni.
Almeno a leggere i molteplici commenti sui social. Anche di insospettabili.

Sarà per esorcizzare la paura o perché in fondo vincere è più importante della democrazia?

Li si accusa di non saper perdere, di essere i Trump de’ noantri, di aver fatto ricorso e una settimana prima di aver chiesto la Presidenza del consiglio, di delegittimare lo strumento del voto e financo la democrazia stessa

E tutto questo solo per aver depositato, nei tempi consentiti e previsti dalla Legge, un ricorso dopo che le elezioni sono state assegnate per 31 voti di scarto

Troppi fans di Gattinoni, pensano evidentemente di sminuire e denigrare così la scelta di Ciresa, ma in realtà sminuiscono e denigrano ben più: la democrazia.

È infatti contro questa non Ciresa denigrare il ricorso appena depositato. Perché Ciresa sta usando gli strumenti che appunto la democrazia si è data, non sta facendo un Colpo di Città.

Il centrosinistra a volte si comporta come la peggiore destra. A volte pure peggio.

IL DISTANZIAMENTO COVID DAGLI SPOT DEL SINDACO

FB_IMG_16037122244760594I consensi in campagna elettorale si accrescono anche, purtroppo, vendendo sogni, balle ben confezionate e frasi retoriche

Come queste mie probabilmente, ma almeno quest’ultime non creano fans club acritici
Ma poi finisce la campagna elettorale e bisognerebbe, bisogna, uscire dal perenne spot, dalle frasi da volantino
Nell‘intervento del Sindaco Gattinoni di ieri l’altro invece c’è ancora tutto questo: demagogia, spot e balle.
Andrebbe – e gli andrebbe – ricordato.
Mi spiego.
Nella comunità c’è forte critica alla chiusura delle scuole e alla didattica a distanza?
Che ci vuole. Basta dire quello che la gente vuol sentirsi dire e per il consenso è fatta e il sindaco Gattinoni così fa: “Didattica a distanza alle superiori scelta sbagliata”

Peccato però che l’ordinanza della Regione Lombardia,la nr. 623 del 21 ottobre che impone questo provvedimento, porti anche la Sua di firma, insieme a quella degli altri sindaci “DI INTESA con i sindaci…di Lecco Gattinoni…”
Basta cercare consenso ingannando i cittadini!
È già sindaco.
Lecco non è Milano, i trasporti non sono con l’acqua alla gola sebbene si possono migliorare, i giorni e le settimane alternate stavano andando bene. Gli sforzi, l’impegno, i salti mortali, da mesi, di dirigenti scolastici, insegnanti, collaboratori e degli stessi studenti eran encomiabili per far funzionare la scuola.
E ora puff!

E allora le sue frasi da volantino: “La politica è fatta di scelte… ma confesso che non mi piace quando si preferisce rinunciare a un’ora di scuola piuttosto che all’ora dell’aperitivo”, se la poteva evitare, con tutta la sua demagogia da spot elettorale e zero rispetto per i cittadini

E coerentemente, per serietà, non firmare l”ordinanza di Fontana.
Adesso, dio santo, esca da questo perenne bisogno di spot televisivo  che la campagna elettorale è finita.
Amministri. Faccia scelte.

NON LOTTO, OSSERVO (Basta mostrare)

Capolavoro-per-leccoDicono che rosico per quel che sta facendo il monsignore. Boh, io non ho nessuna carriera ecclesiastica su cui segnar le tacche

Mi limiterò, quindi, ad apprezzar il quadro, cercar di capir l’arte, fin dove si può il don, ma continuo, un po’ per sciatica e per autonomia, che è sempre meglio dell’obbedienza, a veder quello che è così paradossale

Trovo l’iniziativa “Un capolavoro x Lecco” con banda e pennacchi un’esagerazione di lodi e valore. Con soldi di altri e strutture di tutti

Una costruzione soprattutto di autopromozione che non è vero che la Città costruisce assieme, qui la paga solamente.

Lo scorso anno chiesi di conoscerne costi ricavi, cosa che mi piacerebbe avvenisse sempre a prescinder dall’iniziativa quando si utilizzan spazi pubblici o patrocini, respinta come attentato di lesa maestà

Ora si chiedon decine di migliaia di € ai cittadini
Con l’assurdo strumento di entrature per le entrate di raddoppio delle offerte a opera di Fondazione Cariplo

Centomila euro. Diobono, perché quando ci vuole ci vuole, per promuove un quadro, l’eventuale vendita e crescita di valore, un artista contemporaneo, un Prevosto. Per due mesi.
Cazzo, perché quando ci vuole ci vuole, una doppia beffa o pure tripla.

La 1a: soldi della Comunità per promuovere quadro e mercati dell’arte e non un progetto del, con e sul territorio, tantomeno musei e archivi.
Beneficiari a gratis: preti, proprietà, professionisti e parcheggiatori.
E intanto tanto giovane lavoro non retribuito.

La 2a: soldi e focus che, come lo scorso anno, nei fatti sminuiscono cultura, mostre e musei che non son l’Evento.
Ieri c’eran i Macchiaioli che per valore, storia, segno artistico (son stati padri di fatto degli impressionisti) eran 100.000 volte più importanti, trattati come fossero scarabocchi

La 3a: soldi della Comunità che rallentano priorità sulla nostra storia, che necessita di scoperte, riscoperte, conservazione e fruizione.
Dagli archivi, dal materiale depositato altrove, dai percorsi Manzoniani, da una cazzo di tettoia e valorizzazione dei reperti a Palazzo Belgiojoso ora in tubi innocenti.

La 4a: ancora una volta la cultura dei soldi è classista. I benefit del crowdfunding sono infatti così, più dai e puoi permetterti di dare in offerta e più esclusiva sarà la tua visita
E il povero cristo in coda

Dobbiamo sempre essere devoti ai singoli miracoli e mai a una vita di quotidiana bellezza?

#iononLottoosservo #bastamostrare