Archivi categoria: Finanza & Etica

DISTRAZIONE DI MASSA

grafico-indebitamento2Ho una teoria sulle vicende di questi lunghi mesi  che vedono protagonista il capo del Governo . Teoria che  espongo perché mi sembra mica poi tanto peregrina. Ci sono un’infinità di dati che la sostengono. Quelli economici che con cadenze regolare vengono diffusi da fonti autorevoli: (FMI, Banca d’Italia, Ocse, Cgia Mestre, Istat, R&S Confindustria, BMondiale …).  Sarà che ho la fortuna di leggerli per lavoro e interesse personale ma – ed è la prima prova che dimostra la mia teoria – sempre meno e sempre in maniera frettolosa li trovo evidenziati sulla stampa e in tv. Eppure sono dati che è importante sapere. Non sottovalutare. Si continua invece a sorvolare sui concetti con una leggerezza che fa quasi male: si evita la realtà in cambio di una cartolina balneare, si sposta l’attenzione sulla ricerca dell’avventura estiva, si insite sul solito pensiero deviato. Non è etico annacquare ogni argomento e centrifugarlo nel gorgo dello scarico. Per questo – ed arrivo alla seconda prova che dimostra la mia teoria – quando guardo questi dati come, per esempio: Continua la lettura di DISTRAZIONE DI MASSA

ETICA: COMPRERESTE QUESTI TITOLI?

fondi_eticiESERCIZIO:

voi che amate la finanza etica e la sostenete (avreste comprato) comprereste e quindi mettereste i vostri soldi in queste 3 società industrial-finanziarie?

1) Una multinazionale pseudo italiana della telefonia fissa e mobile che ha sedi nei paradisi fiscali, utilizza massicciamente il lavoro precario, ha un controllo societario attraverso diverse scatole cinesi, posizioni monopolistiche, poteri finanziari nel controllo societario e trader rampanti

2) Una società europea leader nella grande distribuzione nel settore dell’abbigliamento, con sedi nei paradisi fiscali, che utilizza o non riesce controllare il lavoro minorile nelle aziende di abbigliamento che vende elle proprie catene distributive, che licenzia dipendenti per compiacere il mercato chiudendo decine di punti vendita, risparmiando centinaia di milioni di euri ma affrettandosi a tranquillizzare il mercato borsistico e finanziario che gli utili prodotti non verranno intaccati e che saranno almeno il triplo dei risparmi frutto dei licenziamenti

3) Una multinazionale degli elettrodomestici che ha deciso di chiudere uno stabilimento di 600 persone in Italia, con ricadute evidenti anche sull’indotto, per trasferire la produzione in Polonia dove il costo del lavoro è più basso e le tutele sindacali sono meno stringenti. Continua la lettura di ETICA: COMPRERESTE QUESTI TITOLI?

COLLODI L’AVEVA PREVISTO

ilgattoelavolpe1Erano giunti più che a mezza strada, quando la Volpe, fermandosi di punto in bianco, disse al burattino: – Vuoi raddoppiare le tue monete d’oro?

– Cioè?

– Vuoi tu, di cinque miserabili zecchini, farne cento, mille, duemila?

– Magari! E la maniera?

– La maniera è facilissima. Invece di tornartene a casa tua, dovresti venire con noi.

– E dove mi volete condurre? Continua la lettura di COLLODI L’AVEVA PREVISTO

DAI, SCOMMETTI SULL’ITALIA

diapositiva12In allegato il grafico dei valori dei Credit default swap, il prezzo associato alla probabilità di fallimento, in questo caso, di un Paese. Più è elevato il valore del cds più è elevata la probabilità di fallimento (congelamento del debito).

E’ notizia di oggi che Jp Morgan ha lanciato un prodotto strutturato denominato “First to default basket” a tre anni, dove il Paese più a rischio all’interno del basket è l’Italia. Oggi il costo per proteggersi dal crack dello Stato italiano, dall’insolvenza sulle emissioni del Tesoro ha varcato la soglia, sensibile, dei 200 punti. Il Credit default swap a cinque anni è andato infatti a metà mattina a 201 punti. In altre parole serve pagare un premio di 201mila euro per assicurarsi su un’esposizione di 10 milioni di euro su titoli dello Stato Italiano. Continua la lettura di DAI, SCOMMETTI SULL’ITALIA

IL SENSO DEL DENARO

monetePenso che abbiamo perso il senso del denaro; sicuramente da quando è stato introdotto l’euro – con i suoi spiccioli e le monetine – è ancora più evidente. E’ indubbio che la moneta comune europea ha salvato i conti del nostro Stato, che altrimenti ci avrebbero con molte probabilità fatto fare la fine dell’Argentina. Ma se il livello macro ne ha beneficiato, quello micro delle famiglie, ne è uscito decisamente peggio, a guardare i numeri. I fattori sono senz’altro molti e diversi, ma il primo è l’errata percezione del reale valore delle monetine.   Non sembra, ma 0,50€cent sono quasi le vecchie 1000 lire… e 2€euri ben 4000. Continua la lettura di IL SENSO DEL DENARO

LA PERCEZIONE DEL MERCATO

pumariega-dominoLa Citigroup, è notizia di due giorni fa, è ora partecipata al 36% dallo Stato, la Gran Bretagna ha nazionalizzato le principali banche, negli Stati Uniti d’America AIG, la principale società di riassicurazione è stata nazionalizzata, le banche d’investimento non esistono più, i contribuenti versano trilioni e gli equilibri geopolitici si stanno rovesciando. L’UE è pronta a nazionalizzare gli istituti in difficoltà. La commissione europea ha stimato in 18.200 bilioni di euro i titoli soggetti a rivalutazione. Bene, il PIL europeo corrisponde a circa 14.000 bilioni (14 trilioni), il che significa che dopo aver venduto tutto, ma proprio tutto, dobbiamo ancora a qualcuno 4 trilioni. Continua la lettura di LA PERCEZIONE DEL MERCATO