Archivi categoria: Urbanistica

LA CARA STATUA STOPPANI NON STA IN PIEDI

stoppani1Appello per il fumo ha da anni individuato nella modalità della spugnetta un’efficace campagna marketing – modello specchietto per gli allocchi – per nascondere la sua assoluta inconsistenza, fallimento e economicamente dannosa – per i cittadini – presenza in Consiglio Comunale.

Non avendo, pur potendo, fatto risparmiare milioni di euro di spese ai cittadini e non avendo contribuito, pur avendoglielo suggerito, a migliorare la qualità della vita dei lecchesi con opere e servizi amministrativi facilmente realizzabili…Pulire per nascondere, funziona.

In questi giorni si parla della fine dei restauri del bel Monumento sul lungolago dell’Abate Stoppani curato appunto dall’Associazione Appello per Lecco.  Allora ho guardato le carte, ho letto gli articoli di giornale e, non intendendomene di numeri e procedure – e non avendo trovato riga sulla stampa che fugasse i dubbi – sono a chiedere anche a voi

COS’E’ che non (mi) torna di questa notizia sul restauro della Statua dell’Abate Stoppani?

ABBIAMO una Determina Comunale e due articoli di gironali online. Perchè le cifre non tornano? Perchè se le cifre sono quelle dell’intervista l’iter è stato quello della Determina?

Proviamo a ricapitolare:

1) DETERMINA DIRIGENZIALE NR 117 DEL 17/02/2015 (vedi qui)

Si legge: a) e’ previsto che qualora i lavori, i servizi e le forniture acquisiti o
realizzati a cura dello sponsor siano d’importo inferiore a € 40.000,00, l’Amministrazione Comunale possa procedere mediante affidamento diretto a soggetto in possesso dei prescritti requisiti di qualificazione dei progettisti e degli esecutori del contratto;

b) Dato atto che il costo dell’intervento manutentivo è stato stimato a circa € 20.000,00 e, pertanto, conformemente all’art. 26 del D.Lgs n. 163/2006 si può procedere con procedura negoziata con unoperatore economico;

Bene. Questo dovrebbe voler dire, vuol dire, che se l’opera di manutenzione/restauro costa meno di 40.000 euro non c’è bisogno di fare una gara per il migliro offerente, ne chiamare almeno 5 operatori per invitarli a fare un’offerta ma l’opera la si può appunto affidare direttamente, ad un soggetto in possesso di requisiti specifici.

Bene. Questo dovrebbe voler dire, vuol dire, che l’opera costa, da preventivo di stima, circa 20.000 euro (circa non può quindi essere il doppio e tantomeno di più, altrimenti decade l’affidamento diretto) e che tale cifra di 20.000 euro è stata, appunto stimata, dal soggetto che poi si impegnerà a pagare il lavoro dei progettisti e degli esecutori del contratto.

Allora mi chiedo perchè questi articoli dicono altro e dicono altre cifre e a dirle è il portavoce del sodalizio che nella determina ne dice altre?

Quardo gli articoli e le affermazioni:

2) ARTICOLO SU LECCONOTIZIE.COM (29/4/2015 18:40) (vedi qui)
—(Era) 40 mila euro il costo iniziale preventivato per il restauro completo: “Dovremo spendere di più, non lo neghiamo – ha confidato Valsecchi – purtroppo gli interventi sono stati più profondi di quanto ci aspettassimo. Il costo totale dovrebbe aggirarsi intorno ai 75 mila euro: rimane forte l’invito ai cittadini a contribuire”

3) ARTICOLO SU LECCONEWS.LC (29/4/2015) (vedi qui)
L’azione dei volontari ha fatto sì che il costo complessivo dell’opera, dai circa 75000 euro preventivati, scendesse intorno ai 40000 euro. Occorre tuttavia fare ancora uno sforzo, quantificato in termini di 18000 euro, per restituire alla comunità un gioiello del proprio lungolago.

Non sono quindi cifre che fanno fatica a tornare?

Perchè c’è questa disparità di importi?

Perchè si dice che erano 75.000 (o 40.000 a seconda del giornale) i costi  dell’Opera e sulla Determnina tre volte meno, cioè 20.000?

Perchè se erano 75.000 – come dice il portavoce dell’Associzione – c’è stato l’affidamento in maniera diretta non consetito dalla normativa?

C’era urgenza di affidare i lavori per la campagna elettorale di Appello che aveva foirtemenet bisogno di nascondere i suoi falliemnti amminsitrativi?

E’ tutto legittimo e legale?

 

CONSONNO: l’Expo-st macerie

imageÈ partito il Turismo da post-telegiornale.
L’Expo da post macerie.
Basta un annuncio, un personaggio che già il fatto che sia famoso dovrebbe spiegare l’epoca e il declino non solo del posto ma dell’intero Paese, un minareto che non ha niente di storico e l’unica religione che ha richiamato é stata quella del denaro e dell’eccesso, ed il gioco é fatto.
Centinaia di auto parcheggiate lungo le due strade che portano alla collina, tra boschi e prati un tempo buoni per la transumanza di altro bestiame.
Centinaia e centinaia di uomini e donne, ragazzi e fotocamere.
Il bar degli amici che sforna panini imbottiti a 2,50 euro e con salamella a 3.
Ed intorno rovi, cemento armato lasciato a metá che sembra Hiroshima, reti arancioni divelte, vetri spezzati e specchi rotti che a sommare fan più di 3000 anni di disgrazie.
É una domenica come tante, in un posto nuovo, che se fosse vecchio sarebbe già qualcosa.
Siamo a Consonno, il week-end dopo il servizio al telegiornale.
La domenica dopo il sopralluogo del vip di casa nostra, quel Dj Francesco che é un figlio dei Pooh e si crede big Jim nella casa della Piccola Katty.image
Un paese già rovinato quando era nuovo oggi solo una discarica edile.
Andrebbero chiusi gli accessi, prima che qualcuno paghi il conto e si spacchi le ossa dentro quei buchi, su quella scala e quella ringhiera per minareti, sopra quelle assi per terra, quelle porte divelte, quel terrazzo pieno di infiltrazioni, dentro quel segno che non è un sogno. Ma un incubo.  Ma per troppi é pur sempre turismo.

IL PORTO della Malpensta arriva dritto dritto A PESCARENICO

imageÈ partita la campagna elettorale.
Ad aprire le danze, dopo l’approvazione del PGT, è ancora Appello per Lecco,
con il suo Portavoce Corrado Valsecchi.
Bisogna portare a casa dei risultati da sventolare in campagna elettorale perché sull’ordinaria amministrazione – riduzione di tasse, qualità dei servizi, benessere cittadino, promesse elettorali mantenute – il piatto piange, un fallimento continuo.

E allora cosa di meglio se non rilanciare il tema Porto a Lecco?
Non che questo possa venir pronto per le elezioni ma è un argomento sempre caldo e la città alza le antenne, quindi val la pena insistere, rilanciare.

Un po’ come il trasferimento del mercato cittadino, a farci caso.
Ad ogni cambio di luna Appello per Lecco, da 4 anni, sussurra che è la volta buona, progetti, incontri, convegni, piantine, pomposi comunicati stampa e intanto si invecchia, diversi ambulanti non pagano più nemmeno l’occupazione suolo, ma non si muove mezza bancarella…
La stampa continua a pubblicare le dichiarazioni del Portavoce ma mai che si spinga a fargli una domanda, la domanda: “Alùra, ghè sem o i è amò bale?”.

Solo che nel rilancio del tema Porto con il comunicato stampa di Corrado Valsecchi ci sono degli aspetti che è buono sapere.
Buono a sapere non tanto per dimostrare eventuali colpevolezze, leggerezze o chissà che anomalie, ma proprio perché sono informazioni che non vengono date, darle è un atto di trasparenza.
Ognuno, poi, può valutarne il valore che ritiene più giusto.

Corrado Valsecchi, nel suo ultimo comunicato stampa, sollecita, si impegna, promuove, sponsorizza la nascita del Porto di Lecco nel Golfo della Malpensata/Punta Maddalena e tesse lodi al relativo Progetto auspicando l’accelerazione dell’approvazione delle pratiche al Comune.

Bene, un decisionista, un manager al servizio della città.
Per la campagna elettorale è un buon punto a favore.
Poi però vengono in mente alcune domande e ci si chiede se non sia un autogoal questa promozione.
Sia per lui che per il Progetto stesso.
In realtà sai già che non lo è perché la stampa non pone domande.
Pubblica solo i comunicati stampa.
Cosa sarebbe invece se ponesse alcune -tre – domande?
Anche apparentemente fuori tema?
Tipo:
1)Ma lega qualcosa Corrado Valsecchi di Appello per Lecco e dell’Isola Viscontea al Porto della Malpensata?

2)Uno dei progettisti del restauro dell’Isola è forse lo stesso progettista del Porto?
Cioè l’ing.Giancarlo Alderighi, dello studio associato Alderighi di via Bicocca a Lecco?

3)L’imprenditore e promotore economico del Porto della Malpensata, l’ing.Marco Cariboni, presidente della Canottieri, è lo stesso che ha promesso di finanziare il ponte levatoio per unire l’Isola viscontea alla terraferma?

Saranno, sono, comunanza di idee, di frequentazioni.
Tra amici per altro è normale che ci si parli
(sai, vorrei fare questo – bravo, sai anch’io ho una idea bella ed é già a buon punto – allora se ti serve un tecnico, ed il mio ha tempo, perché non lo senti? È uno in gamba, se ti va, gliene parlo…)
Peccato però che uno di questi amici è in maggioranza in Comune, il Presidente della Commissione urbanistica é uno del suo Partito…
Tutto legale, tutto anche lecito, ma minchia, l’etica?

LA DEROGA DAGLI AMICI POLITICI E’ UN PRIVILEGIO

privilegioL’Osservazione al PGT della Città di Lecco registrata al Protocollo comunale con il Numero 189 in data 14 aprile 2014 si perderebbe nel mare delle oltre 290 Osservazioni se non si avesse cura di leggerla. E’ l’Osservazione firmata da Padre Angelo Cupini in nome e per conto della Comunità di via Gaggio Onlus. E’ una piccola Osservazione, in merito ad un pezzetto di terra, nessuna nuova Torre piantata nel cuore della Città, nessuna area di fabbrica segata nell’anima della Città.

Una piccola Osservazione che ha però, per me, una chiave più grande, un valore non indifferente.

Non è un’Osservazione di carattere generale, che promuove o denuncia un modello di città. Non è una proposta per la città, una metropolitana leggera, un centro cottura per gli studenti, una difesa dell’ambiente, una valorizzazione del Patrimonio storico, una critica sui numeri con cui si son basati i tecnici comunali per i calcoli di sviluppo di questo PGT e nemmeno una denuncia di consumo di suolo inutile. No. E’ una mera Osservazione per interesse personale, come un privato qualsiasi. Come quei privati che rivendicano una strada davanti, su su, fino alla propria cascina, un’asfaltatura giusto giusto per il proprio uscio, un parcheggio sotto casa, la loro.

In questa Osservazione si legge qualcosa di inaspettato:“la possibilità di applicare una deroga alle norme di PGT/una convenzione da stipularsi con la Municipalità…”. Nella stessa Osservazione si legge anche che nell’Area esiste:“un vincolo paesaggistico, riconducibile alla presenza in loco di un torrente/sorgente (Culigo)”.

Quello che fa specie non è solo la richiesta di una Deroga/convenzione con la Municipalità fatta dagli stessi che sbandierano legalità e rapporti trasparenti senza privilegi; ma è anche quello di far presente al Comune, come riportato già a pag.1 nelle premesse, che l’Associazione coopera con il Comune di Lecco, per alcuni progetti condivisi “Crossing, Diapason, Blu-bike e Ciclofficina”, come, si potrebbe maliziosamente pensare, una specie di: “dai, me lo devi”. Non ricordando, o facendo finta di non sapere che per quei Progetti condivisi il Comune, insieme ad altre realtà pubbliche, ha pagato e continua a pagare fior di soldi alla stessa Comunità. Per il solo Blubike, decine e decine e decine di migliaia di euro all’anno, per altro per un servizio che in media hanno usato 5 persone al giorno nel 2012 e ancor meno, 3, lo scorso anno.

La trasparenza qui è solo simulata. Un’Osservazione dentro un mare di altre, ben più voluminose, dirompenti, quindi facilmente perdibile e affogata in quel mare. Qui la trasparenza è secondaria al rapporto palesemente privilegiato che si ha con i vertici dell’Amministrazione ed è, mi si passi il gioco di parole, trasparente il privilegio.

L’Obiettivo dell’Osservazione è la costruzione di un manufatto nell’area giardino “a sostegno e sviluppo delle iniziative proposte dall’associazione nell’interesse della collettività”. Senza pensare minimamente che quell’attività, quelle proposte, non essendoci lì le norme per farlo, potrebbero sempre essere intraprese da altre Associazioni… Sempre che non ci si ritenga indispensabili o si voglia il monopolio.

L’Osservazione sta chiedendo una Deroga… che seppure fa parte delle legittime richieste di un cittadino, resta pur sempre la richiesta di un privilegio.. non collettivo, ma personale. E nelle sue condizioni è un privilegio che ha molta possibilità di passare.

A voi lecchesi non serve, per le vostre finalità, costruire un garage nel giardino di casa? Volete aprire un piccolo pertugio nel vostro muro per far entrare il sole, la luce, la vita? Volete alzare il sottotetto della vostra casa dove c’è un vincolo paesaggistico? Volete costruire un Centro Commerciale, decine di appartamenti al posto di una fabbrica? Chiedete una Deroga. Siate convincenti. Dite che vi serve.

Quello che dovrebbe stonare maggiormente, che dovrebbe maggiormente imbarazzare, e quindi frenare, perché normalmente dovrebbe essere così, è che si presenta un’Osservazione contenente una richiesta appunto di deroga – deroga!! – per finalità ed interessi di parte – indirettamente anche la valorizzazione economica dell’Associazione e dell’immobile – malgrado si conosca più di altri il Sindaco, diversi consiglieri comunali, si fa attività finanziate ormai ordinariamente dal Comune.

Ecco, al posto di sentirsi in imbarazzo e ed evitare, almeno per pudore, la richiesta di intercessioni, deroghe – deroghe!!! – vengono invece presentati questi legami come fossero punti di forza. E poi son gli stessi che parlano di legalità, della necessità di rapporti senza privilegi. Spiazza questa modalità, questa richiesta perché inoltre non capisci più se l’Associazione fa il tifo per il Comune e per il Sindaco – anche e non solo per le vicende giudiziarie che l’han visto coinvolto – perché disinteressatamente ci crede o, invece, perché gli conviene.

Derogo a voi la risposta.

COLTI IN CASTAGNA: I cittadini sono un disturbo

cdrom comune

C’è del mistero intorno al PGT di Lecco. E al posto di dipanarlo, si depista. Il Presidente della Commissione Urbanistica e Pianificazione, Alberto Invernizzi – che fino a due mesi fa, per quattro anni, ha trattato, costruito, analizzato l’iter del PGT – è stato esautorato e abbandonato dall’Amministrazione Comunale, dai suoi colleghi consiglieri, dal Sindaco Brivio, dal Presidente del Consiglio Marelli e, mistero nel mistero, pure dal suo partito, Appello per Lecco.

Sacrificato sull’altare della realpolitik. Testa sotto la sabbia e via andare. Commissariato. Emessa sentenza senza contestazione di reato. Nessuno parla, nessuno chiede, nessuno spiega. Meno se ne parla meglio è. Lo stesso Invernizzi tace. Gli va bene così.

Ieri l’altro, alla nuova seduta di Commissione allargata non c’era. E’ poi comparso, su chiamata quando, ore dopo, è stata fatta notare la sua assenza. Ma siamo o non siamo la patria del Manzoni? Quindi Lecco o sarà Provvidenza o più semplicemente Don Abbondio.

Alla riunione però, mistero nel mistero del mistero, mancavano anche gli altri consiglieri. Pur essendo presenti. Sembrava un film muto, sembrava, era, una recita. Attore unico il dirigente del settore e responsabile della Pianificazione dell’iter Pgt, l’arch. Andrea Pozzi. Parlava solo lui, a mitraglia, obiettivo passare indenni più osservazioni possibili. Non perdere tempo, l’Amministrazione non ha tempo.

E i cittadini che han presentato le Osservazioni? Fa nulla. I consiglieri non chiedono, non si informano, non propongono e le osservazioni vengon bocciate, cadono ad una ad una, come i giorni dal calendario. I cittadini sono un disturbo. Anche quando non ci sono.

Ci prova, solo un attimo, a svelare il gioco il Consigliere Ncd Stefano Chirico, ma poi cambia idea. Torna in fila. Non ci crede nemmeno lui. Ha fatto finta. L’opposizione, sulla stampa, dichiara di voler bloccare l’iter, promette un castigo, ma alla fine minaccia un perdono. Ha la possibilità di chiedere conto, di chiedere spiegazioni, di puntualizzare, di fare l’opposizione, ma non vuole. Sarà la diretta del mondiale alla tv? Il consigliere leghista Cinzia Bettega porge un assist alla maggioranza che nemmeno Pirlo a Balotelli: “propongo di saltare tutta la lettura della sintesi e premesse delle Osservazioni, se no non finiamo più”. Ho visto la ola carpiata dai banchi della maggioranza. E poi l’arch. Siani, sempre Lega, sulla stampa fa finta di fare il soldato giapponese nella foresta. Combatte una guerra già persa. Sparando a salve. Colpito dai suoi. E i cittadini, per questi politici, continuano ad essere un disturbo. Ma come tutti i misteri mal interpretati al posto dello spavento si è caduti nella farsa.

Un consigliere mi passa il cd-rom contenente i documenti ufficiali, appena ricevuto dall’Assessore Mazzoleni. La copertina dello stesso riportante i nomi dell’equipe di progettazione e ufficio di Piano ne ha uno segnato con “l’evidenziatore nero”. Indovinate che nome hanno cancellato? Chi avete detto: Maurizio Castagna? Si, lui. Il tecnico arrestato. 

 I segni, gli atti simbolici hanno un peso e un peso preoccupante. Un mistero il silenzio di Appello per Lecco sull’impeachment del proprio consigliere, un mistero il silenzio supino dei consiglieri in Commissione, un mistero il pennarello nero sopra il nome che mette imbarazzo….

Resta la seduta del consiglio Comunale, ma come andrà non sarà un mistero.

CANTIERE-SCUOLA ANAB 4/5 APRILE A LECCO: TECNICHE IN CALCECANAPULO

VeIMG_2333nerdì e sabato 4/5 aprile prende forma a Lecco un CANTIERE-SCUOLA,

Un seminario di approfondimento sulle Tecniche in Calcecanapulo. (qui il programma Anab)

Detta così forse può voler dire poco o nulla.

Credo però che possa essere spiegato in due modi.

Quello più ordinario da brochure istituzionale:Il cantiere-scuola di venerdì e sabato a Lecco è un approfondimento teorico e alla sperimentazione diretta di tecnologie costruttive, metodi di rilevamento, utilizzo di materiali, prodotti e componenti per chi conosce, o vuole conoscere, la bioarchitettura e la bioedilizia. Un Cantiere-Scuola per addetti ai lavori: Architetti, muratori, ingegneri, studenti universitari e via di questo passo.

Si può, però, spiegare anche in altro modo, parlandovi del perché sono contento che si faccia nel Cantiere edile in atto nella nuova casa della mia famiglia.

Raccontandovi, in poche righe, di quando abbiamo scelto di comprare quella casa e del perché non potevamo che ristrutturarla, farla rinascere, per poi viverla partendo e percorrendo l’unica strada logica. La strada della bioarchitettura, della bioedilizia.

Del rispetto.

Era il 22 novembre 2012 quando abbiamo firmato il preliminare d’acquisto. Compiva gli anni mia moglie Barbara. E’ stato un dono per entrambi. (Anche per la proprietaria, ma questa è un’altra storia).

Il 10 dicembre 2012 abbiamo firmato l’Atto d’acquisto dal notaio. Quel giorno avrebbe compiuto 91 anni mio padre.

Il 19 aprile 2013, il giorno del mio 43° compleanno, ci comunicano che, il giorno prima, la Commissione paesaggistica del Comune di Lecco aveva dato il suo preventivo parere favorevole al Progetto di ristrutturazione.

Il 14 ottobre 2013 l’architetto Sabbadini di Disstudio e l’Impresa edile LMB han posato il primo simbolico mattone ed aperto il Cantiere. Durata prevista 365 giorni. Con un bonus contrattuale di 10 giorni. Fino al 24 ottobre. Giorno del nostro 16° anniversario di nozze.

Una serie di date, di ricorrenze buone e quindi di storia, di memoria.

E la memoria aiuta a guardare e proteggere il futuro.

Farsi carico dle proprio pezzetto di futuro. In mezzo offerte di acquisto da parte di chi lì ci vedeva palazzi e parcheggi multipiano: “un giardino con terreno edificabile che è un peccato non sfruttare e lasciare solo a verde in quella posizione”.

Oggi simbolicamente van buttati giù i Palazzi mentali del Potere che solo di riscaldamento bruciano ogni giorno l’aria e la natura di mezzo pianeta, Palazzi e potere che sono loro stessi ad impedire che circolino aria e luce.

Oggi è fondamentale, appunto non solo per le case, ma proprio come forma mentis mutuare quello che ci insegna la biorchitettura.

La Bioarchitettura ci insegna che è importante abitare secondo regole semplici e salubri. E magari in luoghi che ci rassomigliano.

Per questo noi abbiamo scelto di avvicinarci e scegliere un percorso di bioarchitettura e bioedilizia. Per la nostra casa. Ma non solo.

E’ per questo che siamo contenti che un Cantiere-Scuola che ha lo scopo di diffondere e far conoscere queste tecniche, questi materiali, queste soluzioni si faccia sull’esperienza in corso della nostra casa. Certo nel Cantiere Scuola del 4 e 5 aprile si parla di case ma sono tanti i luoghi che meritano di rassomigliarci.

Come diceva Mauro Rostagno: “Noi non vogliamo trovare un posto in questa società, ma creare una società in cui valga la pena trovare un posto”.

E chi non vuole abitare e lottare per cose così?

DSCN0499IMG_1052DSCN0526DSCN0617