A Lecco ancora oggi si vuole evadere. Non è turismo ne giustizia, è fisco.
Si sente ancor oggi chi a fronte del ripetersi e perpetuarsi di dati da paura si limita a dire, i politici rubano di più, la GDO (i supermercati) rubano di più. Che sarà anche vero, ma il meno peggio è una sentenza di assoluzione?
Il Comune intanto certifica il dato enorme di evasione anche per i tributi locali
SE SI GIUSTIFICA L’EVASIONE
“A Lecco si evade per non morire” è stato il titolo già di 4 anni fa del quotidiano la Provincia che a fronte di una segnalazione che il 30% degli scontrini fiscali degli esercenti era irregolare riprendeva le dichiarazioni pseudo-giustificatorie del presidente di Confesercenti Giorgio Rughetto.
Sia per la dichiarazione che per i dati, a mio parere, non poteva che rafforzarsi la convinzione che c’era in giro, anche a Lecco, troppa gente che ammantava di nobili ideali il tipico viziaccio italiano di farsi gli affaracci propri.
Questi comportamenti e questi estensori erano e sono pubblicamente da biasimare, piuttosto che da giustificare, non credete?
Eppure si sente ancor oggi chi a fronte del ripetersi e perpetuarsi di questi dati si limita a dire, i politici rubano di più, la GDO (i supermercati) rubano di più. Che sarà anche vero, ma il meno peggio è una sentenza di assoluzione?
Eppure questi soldi sottratti a tutti sono servizi in meno ai cittadini, scuole in meno, sanità in meno, pulizia delle strade in meno, cultura in meno, servizi sociali in meno…
Prima di esporre i dati nazionali è bene ricordare alcuni di casa nostra – tenendo sempre a mente i servizi mancati a causa di questa evasione –
Solo lo scorso anno la sola Guardia di Finanza di Lecco ha comunicato che 40 soggetti sono stati fermati per reati finanziari e 23 individuati quali evasori totali, 2.300 controlli sono stati effettuati in merito a ricevute e scontrini fiscali (il 30% è risultato irregolare), 2.100 Kg di prodotti trasportati su strada sono risultati privi di documentazione, 8 persone sono state denunciate, con la segnalazione alla Corte dei Conti di cospicui danni erariali (oltre 10 milioni di euro tra indebite percezioni ed altre fattispecie provenienti da indagini di polizia giudiziaria), 10 milioni di euro di beni sono stati sottoposti a sequestro.
In Italia la cifra di evasione stimata è compresa fra i 250 e i 270 miliardi di euro, un valore cioè pari al 18% del PIL del nostro Paese. (fonte: Rapporto 2016 dell’Eurispes e Rapporto sull’evasione, Ministero dell’Economia, su dati Istat)
L’Italia cioè avrebbe un PIL sommerso pari a 540 miliardi – a cui per dirla tutta ne andrebbero aggiunti almeno ulteriori 200 che non sono stati inclusi in quanto derivanti dall’economia criminale, per un totale di 740 miliardi – sui quali, considerando un livello di tassazione del 50%, l’evasione fiscale vale appunto 270 miliardi
Chi utilizza false fatture e realizza frodi fiscali non è, e non può essere, un contribuente in difficoltà ma è un vero e proprio criminale fiscale che sottrae risorse importantissime per lo sviluppo del Paese e la ripresa del processo di crescita economica.
Il Comune di Lecco, per la sola evasione IMU è riuscito a recuperare nel solo anno 2015 ben 188.590,80 euro (determina nr 1115 del 31.12.2015)
E circa 160 mila euro direttamente dall’Agenzia delle Entrate grazie all’accordo stipulato per una più stretta collaborazione alla lotta contro l’evasione fiscale.
Il Comune, infatti, trasmette all’Ufficio delle Entrate segnalazioni “qualificate” su ipotesi di evasione in campo erariale (mentre per i tributi locali provvede direttamente): se le segnalazioni vanno a buon fine il Ministero riconosce al Comune una parte del recuperato, come già avvenuto nel 2013 (1.000 euro) e nel 2014 (30.000 euro).
Forse è il caso di abituarsi a chiedere lo scontrino a ricordarsi che son tutti denari che riducono i servizi collettivi, lo stato sociale e, da parte mia, auspico che il contante venga per un po’ bandito. Solo moneta elettronica, con azzeramento delle commissioni bancarie