
NO!!!, NON FA RIDERE.
Non so se in questi casi bisogna tenere un profilo basso e non dargli rilevanza e vergognarsi ed indignarsi in silenzio oppure, come credo, segnalarlo e farlo conoscere augurandosi un’indignazione personale e collettiva pubblica.
La gravità immensa e potenziata di quanto è successo in questa occasione, all’interno di uno studio televisivo e in un programma giovanile e di successo è dolorosa: Bisogna ridere davanti a una molestia, una violenza, sessuale normalizzata, travestita da scherzo dove, tutti e tutte, infatti, ridono in un’autoassoluzione che indigna, sconforta e preoccupa.
Abbiamo, uomini e donne, molta strada da fare.