QUESTO PESSIMO CENTRODESTRA LOCALE

pataccadelresole

La quadratura del cerchio di questi pessimi tempi politici è arrivata ieri sulle ali di un’assemblea pubblica dove lo specchietto era la ritrovata unità del centrodestra locale e le allodole evidentemente gli elettori.
A distanza di una settimana dalla stessa messinscena sul lato delle sinistre locali è toccato al centrodestra lecchese, fatto anch’esso da partiti che fino a ieri non si parlavano  con i loro leaderini locali e nazionali che avevano e hanno idee diverse su lira e Europa, tagli alle pensioni e Legge Fornero, sanità, lavoro, naziskin e immigrazione, riunirsi con per lo stesso opportunistico scopo: quello elettorale.

Non è la struttura, le regole, la forma della politica che disaffeziona gli elettori è la qualità della classe politica.
Non è questione di destra o sinistra, ma proprio di politici.

Forbiti o grezzi, padani o nazionalisti, movimentisti o d’apparato che siano, questa classe politica ha il solo scopo di autoriprodursi in continuazione pur di stare al potere, pur di continuare ad avere una poltrona sotto il sedere.
Gente che votava Berlusconi, che era nel partito di Berlusconi o alleata con lui al Governo poi puff, non conviene più, vanno da un’altra parte, poi non conviene più e vanno da un’altra parte ancora, con un alleato ancora, saltano da un partito all’altro, se serve – e serve – lo fondano o gli cambiano il nome, votano una cosa e oggi la smentiscono.
Oggi nuovi specchietti per trovare nuove allodole.
Guardateli in faccia, ricordatevi i nomi, tornate indietro con la memoria. Sono sempre loro, le stesse facce, gli stessi autori dei danni, le stesse nuove vecchie promesse.
Nascondono il passato parlando del futuro. Il loro

Ieri pacche sulle spalle tra tutti e umiliante vergogna senza dignità di chi, pur di rimanere a galla, fa la voce del padrone e lo sguardo dello schiavo.
“Capisco il nervosismo del Consigliere Piazza e dell’ex presidente Nava alla ricerca spasmodica di una nuova collocazione nel centrodestra. Saranno convinti che stare dalla parte di chi vince conviene sempre, ma non riusciranno certamente a convincere il nostro elettorato, che è ormai stanco di cambi di bandiera così repentini e sfacciati e non è più disposto ad accettare l’utilizzo strumentale dei partiti al puro scopo di ottenere una poltrona. Non vorrei ripetermi per l’ennesima volta, ma è necessario ricordare che Mauro Piazza e Daniele Nava sono stati eletti con i voti del Popolo delle Libertà, ma quando il partito e il suo leader, Silvio Berlusconi, sono stati attaccati su tutti i fronti, politici e istituzionali, hanno pensato bene di “svignarsela”, aderendo a NCD. Ai sedicenti fautori che proclamano l’unità del Centrodestra, rispondiamo: come facciamo a fidarci ancora?” (Davide Bergna, Coordinatore provinciale Forza Italia)
Era lo scorso anno, non cento pertiche fa.
Guardateli in faccia, ricordatevi i nomi, tornate indietro con la memoria. Sono sempre loro, le stesse facce, gli stessi autori dei danni, le stesse nuove vecchie promesse.
Nascondono il passato parlando del futuro. Il loro

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