CORRADO VALSECCHI IL NOSTRO MASTELLA

corrado-valsecchi-650x535Avete sentito anche voi oggi la notizia raccontata come LA novità politica dirompente e sorprendente per la nostra Città?

Notizia, titolone e argomento unico al Cantun di Ball, sussurrata clandestinamente fino a ieri mattina, di bocca in bocca, scritta su fogli fintamente usati solo per avvolgerci l’insalata al mercato, su papelli imboscati dentro sacchi dei rifiuti che tanto nessuno ritira mai, questo fino a ieri, poi non è stato più possibile nasconderla, ormai venduta come la neve ad agosto ma in realtà rivelatasi ai più come un gatto sui maroni.

Corrado Valsecchi, l’assessore del far credere, ha annunciato che, fra due anni, si candiderà a Sindaco di Lecco.

Una notizia da farci rimanere così in una via di mezzo tra il riso e lo spavento. Per il momento, nel dubbio, si consiglia di ridere con spavento.

Ci si guarda sul lavoro, in fila dal panettiere, fermi ai semafori e si vorrebbe e si dovrebbe tacere, ma proprio non ce la si fa. Anche perché tacere, di fronte a questa slavina di gatti sui maroni rischia di sembrare una diserzione.

Corrado Valsecchi è l’abile ex funzionario di una grande azienda di rifiuti, prestato pensionato alla politica come lascito non riscosso, tra i più abili a intestarsi meriti non suoi e scaricare colpe sue agli altri.

Si è preso il merito di aver sistemato Piazza Affari dopo anni di pozze e pesci palla, ma il tappo, concreto, fondamentale, definitivo, il lavoro sporco e risolutivo è stato fatto e risolto da Francesca Rota, l’ex Assessora ai Lavoro Pubblici.
Il nostro pur essendo ogni giorno, con fotografo, a dirigere il cantiere e aver promesso lo spazio per Opere liriche, Circo Spettacoli di trampolieri e mongolfiere, non si era accorto di 6 pali da 10 metri in centro alla Piazza.
Son così rimaste le auto (bene), non è mai arrivato il Circo ma almeno un pallone giurano di continuare ogni tanto a vederlo da quelle parti.
Ha promesso di riaprire a nuovo il parco Belgiojoso entro l’autunno, poi un po’ di pazienza entro fine dicembre 2017. E’ notizia di oggi, proprio di fianco alla sua autoinvestitura che oplà, i lavori sono fermi e se ne parla per fine maggio, notoriamnete tempo di Comunioni.

Però ha asfaltato 20 strade, alcune ancor per merito della Rota, però un piano della mobilità aspetta da decenni ed a ogni incidente si paralizza la città. Ma lui ci fa sapere che dobbiamo girare di più a piedi.

Ha promesso di ripiantare gli alberi segati ma forse ha incaricato la migrazione dei volatili perchè non se ne vede uno.

Si prende il merito di sistemare gli edifici pubblici, chiude il Teatro e promette impalcature e cantiere dopo poche settimane. Son passati oltre 200 giorni. Non si vede un operaio e sappiamo come sono gli idraulici quando servono…

Villa Ponchielli facciam finta di nulla, sui Cinema che eran lì lì, ogni giorno per aprire grazie a lui, vogliamo parlarne?

La capacità di decisione, che comunque anche qui ci sarebbe fortemente da discuterne, in sé per sé, non significa un fico secco. Hanno deciso un sacco di cose anche la Fornero e il CT Ventura.

Non sono nemmeno i modi che contano in politica, è la sostanza di quello che si decide e le decisioni di Valsecchi, ahinoi e ahilui, son lì da vedere.

Per non parlare delle balle.
In campagna elettorale, davanti a giornalisti e audiolesi, non sempre due categorie diverse, ebbe a dire “se prendiamo il 10% e almeno 2500 voti chiederò a Brivio di fare il Vicesindaco, altrimenti non sarò in Giunta” . Aggiungendo in più: “Se ne facciano una ragione ci saremo anche nel 2015, ma di sicuro non alleati con il consigliere Venturini”.
Sappiamo come è andata a finire pure questa ferma e altisonante dichiarazione.

Un invito a Brivio e agli alleati, glielo si ricordi, che dipendesse solo dal peso elettorale Appello e Valsecchi, potrebbero governare al massimo qualche riunione di condominio, non uno solo dei quartieri e tantomeno la Città.
Dal punto di vista delle poltrone è un partito miracolato, con un ruolo di potere talmente sproporzionato rispetto ai voti raccolti da ricordare, a livello nazionale, Mastella.

Dal punto di vista politico sono i classici redditieri, campano sulla buona educazione dei lecchesi e altrettanto far credere.

Perché non glielo abbiamo mai detto? Non glielo abbiamo mai detto perché abbiamo troppa puzza sotto il naso. Perché ci pare sconveniente abbassarci a quel livello grezzo, volgare e arrogante in forma politica. È stato un grave errore finora non avergli fatto presente che, all’occorrenza, siamo volgari e arroganti anche noi.

Alla fine di tutto questo, però, anch’io Valsecchi lo vedrei bene come futuro Sindaco, in una coalizione di centrodestra, però.

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