LA MOSTRA di DOISNEAU: UN ANTIDOTO CONTRO I PESSIMISTI

doisneuNe stanno già parlando molto bene tutti i giornali.

Io, qui, vorrei solo sottolineare un altro aspetto ancor più bello di questa buona notizia, in merito alla Mostra Fotografica “Pescatore d’immagini” di Robert Doisneau appena inaugurata a Palazzo delle Paure

La cosa meravigliosa non è (solo) che la Mostra è davvero splendida, anche nel suo allestimento,  – e quindi da vedere – e nemmeno che una Mostra così affascinante e importante sia visitabile qui a Lecco e non più solo nelle grandi Città o nei grandi centri museali.

La cosa meravigliosa è che vi ho incontrato già domenica sera, molta gente, di diverse età.

L’inizio (o la continuazione) della vittoria del bello.
È verissimo, infatti, quello che si legge, nella terza di copertina del catalogo: “Aristotele diceva ai suoi allievi che la meraviglia è la scintilla della conoscenza. Oggi sappiamo che essa è non solo propulsore di amore verso il sapere, ma anche di trasformazione sociale e edificazione collettiva”.

La vittoria del bello in contrapposizione, voluta, all’avvelenamento del brutto. Quest’ultimo che è come il mercurismo e altre lente e progressive forme di intossicazione, avviene (è avvenuto) stilla dopo stilla, forzatura dopo forzatura, assurdità dopo assurdità, assecondando l’umiliante concetto che Lecco non è pronta, non può permettersi il bello, la qualità e il valore. E mai lo sarà

Pagine social locali tracimanti continui piagnistei sulla Città tanto che neppure ci facciamo più caso che sono esagerate, sovente false.
Ed è su questo non farci caso, sul ritenerle acriticamente vere, che si reggono le peggiori abitudini e i vizi sociali di ogni sorta.

Poi c’è un giorno, un bel giorno, magari un giorno a caso (non il lunedì giorno di riposo) che vai a vedere una Mostra fotografica importante nel cuore della città e comprendi, ancora di più, ancora una volta, che Lecco è più che pronta ad accogliere il bello, la qualità, il valore.

Chi ha pensato, promosso, permesso, portato questa Mostra fotografica di Robert Doisneau, come chi lo aveva già fatto con quelle di Stefanoni, Secomandi, Pistoletto, Paladino, Sora, è si un amministratore pubblico ma soprattutto è come un benefattore della Città, del presente e del futuro.

Questa Mostra è come un antidoto da cogliere, verso i pessimisti, i primi della classe, i leoni da tastiera che parlando male di Lecco, sono i primi imbrattatori del bello che c’è e soprattutto della speranza di futuro.

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