QUELLE PROMESSE CHE NON DIVENTANO MAI IMPEGNI… (ma solo campagna elettorale)

Lecco_incontro_viabilita_Corrado_Valsecchi-3Più d’uno potrebbe pensare che io, in particolare, ce l’abbia con Corrado Valsecchi di Appello per Lecco, l’Assessore a quasi tutto già autocandidatosi futuro sindaco, manco fosse un Borgia,

Non è vero niente. Un po’, a guardare, come quello che dice lui.

La riprova? Un elenco infinito di annunci, in pompa magna, detti, ridetti, modificati, ridetti come se nulla fosse, che poi si schiantano, ogni volta – ogni volta – con la realtà. E’ notizia di oggi, l’ennesimo carro davanti ai buoi che si è schiantato contro il muro della verità. Villa Ponchielli.

Oggi leggiamo che il Progetto di una scuola di alta cucina e del recupero complessivo di Villa Ponchielli, annunciato come già finanziato, già fatto, con annunci, dichiarazioni e passerelle, sta trovando difficoltà, là dove le parole si devono trasformare in concretezza.

E l’elenco non finisce qui, purtroppo. E’ da anni che è solo una quantità di annunci.

Cinema Lariano, Giardino di Palazzo Belgiojoso, Piazza Affari, Teatro della Società, Comballi sul lago, Multisala, giochi nuovi e inclusivi nel parchi pubblici. PalaLecco, Lui non in Giunta, lui non alleato di Venturini… ect. ect. 

La riapertura del Cinema Lariano, anche questo a suo tempo in pompa magna. Con promesse date e dichiarazioni da passerella quando il Bando per i fondi del Ministero non c’è e non si sa nemmeno quando verrà pubblicato.

Il Teatro della Società con un ripetersi e cambio di date sempre diverse e ancora non c’è un cronoprogramma. Piazza Affari annunciata come lo spazio per Circo, saltimbanchi, opere liriche e invece è un mero piccolo parcheggio. Il parco di Palazzo Belgiojoso idem, rinviata di mese in mese la riapertura, alla fine aperto e non ancora completato, con fontane guaste, giochi in divenire che uno pensa ai vandali ed invece è Valsecchi

Per non parlare degli altri parchi. E potremmo continuare…

Vorrei tantissimo, con tutto il cuore, che questi infiniti annunci siano davvero impegni e non solo promesse, vorrei davvero che si realizzassero, a prescindere da chi roboantemente li fa, sarebbe bellissimo e utile per la città. La nostra città. Invece fa male, allontana dalla politica, ci fa cadere braccia e prolassare gonadi, fa perdere l’entusiasmo della partecipazione, questa mancanza di serietà. Ed è un danno, a mio parere, decisamente più grande e più profondo, in termini di Comunità, che la stessa mancata realizzazione delle opere perennemente annunciate.

E allora come cittadino e mi permetto, come giornalisti, non è ora di chiedersi, se dobbiamo ancora prestarci al gioco di questa sua insaziabile e infinita presa in giro da campagna elettorale?

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