Caro Direttore de La Provincia, volevo farvi dei semplici ringraziamenti per l’articolo sul Festival e.bike delle biciclette elettriche che si trasferisce a Bergamo, dopo un lustro a Lecco dove è nato ed è potuto crescere.
Il grazie non tanto e prioritariamente perché avete difeso Lecco, (un po’ di sano campanilismo non farebbe certo nemmeno male) ma perché avete fatto quello che banalmente ci si aspetta da un giornale: andare alle fonti e verificare la notizia. Facendo questo, come conseguenza e non come fine, avete (anche) difeso la Città.
Lo scrivo perché sulla stessa notizia, questa appunto del Festival delle e.bike, non è stato così da altre parti e tantomeno sui social.
Questo altrove ha messo in moto, sui gruppi social senza freni, una discesa a capofitto di commenti e accuse con curve e volate preconfezionate, utili solo a perpetuare un pretesto di traguardo dopato: accusare la Città e l’Amministrazione.
Andiamo dai capitani turistici, come l’(ex) politico Fabio Dadati che, seppur pacatamente insinua e accusa la Città di aver perso questo Festival “non possiamo perdere manifestazioni importanti di carattere internazionale” Se non possiamo perderlo, chi l’ha perso? Di chi sarà la colpa?
A ruota e a volte pure prima, più scompostamente è un attimo leggere commenti tipo “grazie Brivio”, “questa Giunta sta spegnendo Lecco”, addirittura c’è chi scrive pedalando faticosamente in salita che la colpa è “perché ci sono le righe della ztl in via Cavour”. E si potrebbe proseguire.
Poi, e torno all’origine di questa lettera, se si ha la serietà di andare alla fonte, o almeno porsi il dubbio, si legge, grazie a voi, che invece è stata una scelta imprenditoriale, degli organizzatori: “il pubblico lecchese aveva già conosciuto l’evento e gli espositori volevano promuovere le loro attività altrove. Per ampliare la loro proposta ad altri territori”. E ancora: “con Lecco ci siamo trovati molto bene e la Giunta del Comune ci ha sempre supportati attivamente nell’organizzazione dell’evento. Non abbiamo mai avuto motivo di critica verso l’Amministrazione ne abbiamo ricevute da parte loro”.
A volte è così semplice uscire dal gruppo. Un gruppo che preferisce pedalare a vuoto contro Lecco che non alza lo sguardo dai propri pedali, che si accontenta di piccoli strilli e sgonfi sfoghi, lasciando al sostegno il lustro delle occasioni speciali che però non ci aggradano mai se non sono le nostre.
Grazie ancora, quindi, direttore.
Paolo Trezzi