L’altro ieri è stato, come sappiamo, il delirio per le strade di Lecco, più che altrove. E il perché, è bene dirlo, non è paradossalmente perché ha carambolato un auto nel tunnel, ma perché, anche stavolta, chi preposto non è stato in grado né di coordinare le azioni né di fare tesoro, ed esperienza, del passato e dei disagi precedenti. Sta qui delusione, rabbia, e sconforto.
Non si sta infatti dicendo, e non si vuole dire, che dovevano o anche solo potevano evitare i disagi, ma che potevano certamente limitarli, ridurli. E così non è stato. Così non hanno fatto.
Detto questo credo sia corretto evidenziare due aspetti della vicenda. Le responsabilità degli uni e le chiacchiere di altri. L’accusa di questo caos è stata, soprattutto sui social, tutta immotivatamente rivolta al Comune.
Ma il Piano d’Emergenza dice che è Prefettura, con Polizia stradale a dare il là, e poi l’Anas e Provincia. Il Comune, che non è esente da responsabilità, cosa poteva fare se non è stato avvertito per tempo da Anas, Polizia ect?
Il secondo aspetto, le chiacchiere, è quello che l’Assessore alla viabilità Valsecchi non può però per l’ennesima volta, ogni volta che succede un fatto come questo, ripetere che l’Anas non lo ha avvertito.
Basta. Lo ha detto il 13 ottobre del 2016 dopo il caos di 3giorni per i lavori sul ponte Manzoni Lo ha detto il 6 giugno 2017 dopo il caos per il forte maltempo. Lo ha detto l’11 luglio 2015 per un cantiere il sabato sera in zona Abbadia e galleria S.Martino. Lo ha detto il 26 febbraio 2018 per i lavori sulla Lecco Ballabio. Lo ha ri-detto anche oggi.
Sentire sempre la nenia, infarcita di autoassoluzione, verso la negligenza di Anas è francamente desolante. Basta fare il Jan Palach della carreggiata. Bisogna ricordargli quello che scrisse a ottobre 2016? Testuali parole: “Ma non finisce qui”. “Sia chiaro non verranno più tollerati atteggiamenti superficiali…” “Un’altra situazione come quella che si è verificata non solo non verrà tollerata, ma inevitabilmente produrrà conseguenze traumatiche nel rapporto tra ANAS e Comune di Lecco, anche sul piano giuridico e legale”.
Parole al vento. Solo per autoassoluzione. Se come con evidenza sembra non conta nulla, eviti di fare la voce grossa. Deleghi. Insieme agli onori ci sono anche gli oneri. Uno sconforto. Una slavina di negligenze, scuse e parole. Fino al prossimo caos