Se ci arriveremo vivi, fra più di 6 anni avremo le Olimpiadi invernali in Italia e fulcro la Lombardia
La locomotiva d’Italia, la provincia produttiva si metterà in mostra. Specchio di questo essere leader e capitale economica si è fatto sintesi con la qualità del Progetto di candidatura e come lo si è presentato ai membri del CIO.
Abbiamo talenti e capacità internazionali.
E’ una conferma. Lo sapevamo.
Bisogna però ricordare, in questo tempo di festa e riconoscimenti, perché è anche la tara che dimostra che non è affatto detto che ci arriveremo vivi alle Olimpiadi, la rimarcata cialtronaggine di chi oggi salta sul carro dei vincitori e invece era contrario, a partire dai partiti, Ministri, Sindache e Istituzioni.
Abbiam letto del M5S esultante che si auto-attribuisce i meriti della vittoria, sappiamo invece che era il più contrario di tutti.
Tanto che Torino se ne era tirata fuori.
Tanto che Di Maio aveva giurato zero fondi pubblici. Invece solo quelli a livello nazionale, di soldi nostri, se ne spenderanno 500 milioni.
Salvini che ora fa il parroco dispensatore di carezze, quando la prima proposta era stata di PD e Governo, aveva sputato accuse
Oggi torna buono perché la neve copre la memoria corta e con essa la vergogna.
Se ci arriveremo vivi però è ancora da dimostrare.
Siam la locomotiva economica ma abbiam strade buone per calessi, abbiam impiegato 2anni a ricostruire un cavalcavia e non l’abbiam nemmeno ancora finito. Abbiam treni e linee che han il tempo di quando si usavan sci di legno e copertoni come bob.
Stiamo pure moderatamente fiduciosi senza far finta però di non sapere delle negatività economiche possibili in capo al pubblico già evidenziate sia come ragioni del ritiro di candidature estere, sia come resoconto delle passate Olimpiadi a Torino.
Perché ovviamente ne beneficerà il turismo, sebbene il nostro territorio ha più bisogno di destagionalizzare i flussi di arrivi che inventare come riempire l’inverno, ma bisogna vedere soprattutto le ricadute reali su infrastrutture, distribuzione finale di costi e possibili utili e, non di meno, i servizi anche posteriori ai 15giorni di ‘sto ambaradan.
Perché, a stringere, son poi 15 giorni.
Se ci arriviamo vivi è desolante costatare che sembra servano sempre Grandi eventi e fatti straordinari, persino per la locomotiva d’Italia, per sperare che si mettano a posto le strade, che si rendan decenti i treni, che si controllino cavalcavia e si investa qualche soldo in Progetti sul territorio.
Uno sforzo olimpico