Siam davvero convinti che è un beneficio collettivo, usare (tanti) soldi pubblici a fondo perduto, per far comprare la bici elettrica a un cittadino?
È quello che dobbiam chiederci, innanzitutto evitando di illudere e illudersi che il “Bando Puzzle Green”, come fa invece l’assessore Dossi che lo stravende come epocale, abbia generato davvero 1.700.000euro di economia verde altrimenti non prodotta. Un distraente entusiasmo.
Dalle sole 2 wallbox finanziate per ricaricarsi a casa l’auto, ai 14 interventi per la coibentazione che, oltre ad essere un contributo già riconosciuto dallo Stato, sono un altro palese regalo, con i soldi di tutti, ai cittadini ricchi, basta vedere gli importi delle fatture di spesa.
Idem per pompe e caldaie, settore già sostenuto dai benefici anche di Regione.
Le 140 domande di contributo per le biciclette poi, son lì da vedere le fatture, tranne un paio sotto i 500 euro, sono tutte di 2000, 3000 e addirittura 5000 euro.
Per una bici.!!!
Ad ognuno di questi cittadini che possono spendere questi soldi, il Comune si vanta di aver regalato ben 400 euro.
E abbiam pure un fallimentare servizio di bike sharing che costa e non usa quasi nessuno.
Resto dell’idea che 250.000 euro di denaro pubblico potesse e dovesse essere impiegato in vere politiche ecologiche con benefici per la collettività e non solo di qualche ricco singolo o per immagine personale.
Dal trasporto pubblico con più corse, dai bus navetta da/verso centro e parcheggi periferici, allo sconto sugli abbonamenti, l’estensione per quelli di studenti da 9 a 12 mesi, l’estensione delle gratuità, zone pedonali, riduzione di auto…
Non basta fare.
Anche lo spreco di soldi in fondo inquina il futuro.