PARITARIE SOLDI E NUOVI ASILI PUBBLICI

unnamed (3)Le scuole materne paritarie a Lecco sono una risorsa. Da sempre.
Lo sono anche i soldi che il Comune ogni anno gli riconosce per questo ruolo a sostegno di un servizio, ora indispensabile, alla città.
Parliamo di oltre 1.400.000 euro ogni anno, cioè ben il 40% circa delle rette.
Il ragionamento da fare è conseguente.
Dal 2013 a oggi c’è stato un calo di iscrizioni, nelle 15 scuole paritarie di oltre 200 bambini da 1103 a 880 (899 a.s. in corso).

Sarebbe cosa positiva che tale calo, oltre il 20%, sia stornato anche dal contributo annuale riconosciuto dal Comune.
Un semplice ragionamento di equità e giustizia, di normale buon senso, se prima si riconosceva un contributo per un certo numero di iscritti oggi questo vada ridotto in funzione degli iscritti reali.
Ed invece no. Non avviene.

Come se si avesse paura di andare all’inferno.

Non avviene nemmeno quel pezzo di ragionamento dove il Comune riconosce il contributo procapite per bimbo solo per quelli residenti a Lecco e non a chi per scelta, comodità o altre valutazioni della famiglia, ha deciso di iscrivere il figlio ad una scuola della città e non del proprio Comune di residenza.
A oggi circa il 20% degli iscritti totali.

Non è una cattiveria, un miope innalzamento di muri ma una logica prettamente oggettiva.

L’Associazione delle scuole materne dovrebbe, più correttamente, fare convenzioni con quei Comuni di provenienza degli iscritti e non riversare questi oneri sul Comune di Lecco.
L’Associazione percepirebbe sempre lo stesso ammontare complessivo di contributi ma ripartiti più equamente e correttamente.

Un discorso di semplice buon senso.

Che vedrebbe altresì liberarsi così, per il Comune, ogni anno, risorse importanti (300.000 o 500.000 euro con anche il calo degli iscritti) per azioni di benessere per i propri residenti e perché no completare quei servizi che servono sempre più per esempio aperture di nuovi asili pubblici.
E’ chiedere troppo?

Chissà cosa ne pensano i candidati che ci chiedono il voto oggi?

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