SIPARI E I LIMITI CHE NON SI PONGONO DA SOLI

bugiePur conoscendo già la commedia (o dramma) che sta per esser messa in scena, ci sono aperture di sipario che permettono definitivamente una perfetta fotografia di tutta la recita che si va ad assistere.

La conoscevamo già dai cartelloni elettorali, da vaporose messe in scena di proposte piene solo di vuota recita e poca concretezza, ma ieri con il confronto radio tra due candidati sindaci – Gattinoni e Valsecchi – il sipario aperto sul tema del TLR sia nel suo aspetto specifico, sia in quello emblematico, ha fotografato senza più ombra di dubbio – purtroppo – che tutta la rassegna è un pessimo spettacolo, una presa in giro degli spettatori e la compagnia teatrale sta in piedi a balle.

Il TLR è la tenda del sipario. Apre la vista sulla scena della Città.

Se anche per un tema importante ma non primario Gattinoni ha bisogno di raccontar balle non è tranquillizzante immaginare tutto il resto. Lo dican chiaro sul proscenio di questa Città: votateci a prescindere perché nell’altro Teatro quello dell’orrore ci sono Salvini e la Meloni. Punto. È più serio o almeno meno offensivo.

Il TLR è una scelta NON Ambientale, NON economica, NONviabilistica, NONfuturibile. E NON obbligata. E se, come si è fatto  in scena ieri si raccontano balle è perché si vuole raccontarle.

Guardo Gattinoni (il nostro piccolo Renzi), il silenzio complice di Ambientalmente, Sinistra e troppi fans a prescindere e mi viene in mente Berlusconi.  Lui tentò di ‘riformare’ l’art.18 ma poi lo lasciò com’era. Di cancellare la festività del 25 aprile ma poi la lasciò. Di trasformare la protezione civile in spa ma poi non se ne fece più nulla. Ect ect ect

Perché si poneva dei limiti? No, perché qualcuno gli diceva: NO. Perché c’era uno straccio di opposizione in questo Paese. Girotondi, popolo viola, Cgil, inchieste di Repubblica, magistrati, società civile, intellettuali, comici che gli sbattevano sul muso il loro NO.

Ecco perché Berlusconi in tutta la sua vita non è mai riuscito a diventare un Renzi.

Questi signori non si pongono limiti da soli. Fanno tutto, ma proprio tutto, quello che gli si lascia fare. Oggi con Gattinoni è ancora così. Riguardate i confronti e i post facendo uno sforzo, non è tempo perso, serve a capire di quali abissi è capace questa campagna elettorale.

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