Un mio amico, giovane e capace, – ora pure denunciato – che stimo moltissimo, tra i più lucidi e coerenti cittadini responsabili e non ancora arresi di questo territorio, con cui ho avuto il piacere in questi giorni di confrontarmi su questa politica locale ha con facilità costatato che l’Ente Provincia è bistrattato da tutti; tranne che in campagna elettorale. Nava e alleati han sempre detto: la Provincia è inutile. Ora sbattono come i pesci per provarne il gusto. E sui candidati presidenti condividevamo che Nava vale meno di zero; Brivio ha più spessore ma poca credibilità. Uno è acqua reflua, l’altro è acqua calda. Allora è bene chiederci cosa è più urgente fare, importante fare, vista l’impresentabilità e la pochezza di questi politici?
Nava è bello, giovane, aitante e dalle nulle abilità politiche. E’ più evidentemente un incapace, l’Amministrazione di Lecco, di cui è vicesindaco, è la prova provata. Se si è onesti per ammetterlo
Brivio è un grigio amministratore con nessuno slancio che possa dimostrare l’utilità, il rilancio, di un Ente sovracomunale un poco più necessario che a tracciar rotonde e spianar catrame.
Nava crede di vincere al primo turno, e forse ci sono troppo interessi incrociati su più amministrazioni e territori per contare sullo sgarro di CL per arrivare al ballottaggio da parte di Brivio, le cui possibilità (e la possibile vittoria) appunto dipendono da terzi e dalla valutazione di interessi personali e di gestione del potere di altre forze non alleate (penso alla spartizione dei servizi sociali ed edificatori con CL) E allora che si fa? Intendo prima di fare una seria, collettiva, partecipata, democrazia dal basso, dal fuori, creando, costruendo, alimentando, sostenendo, presidi, movimenti locali e di base, autonomi da queste forme di rappresentanza formali, vuote?
Io avanzo una proposta, piccola, lieve, circoscritta ma chiara per chi la legge e per chi la riceve.
E’ questa: Data per abbastanza realistica la vittoria dell’inutile Nava non ci si può affidare ad un’opposizione che risponde alle gentilezze e all’educazione di Brivio. Sinistra e Libertà è talmente incoerente, piena di furbastri, non credibile, e con politicanti da poltrona o voltagabbana, che l’unica possibilità, immeritata ma da ultima spiaggia che resta è votare Rifondazione. Rifondazione ha dimostrato in questi 5 anni passati l’incapacità di gestire un consenso e rispettare un mandato elettorale ed ha contribuito a portarci in questa situazione, ma oggi c’è una novità. Mario Moschetti, il candidato Presidente. Autonomo dai tromboni che hanno e gestiscono a piacimento il partito – seppure sono stati loro a sceglierlo. Costretti – e soprattutto competente come nessun altro in termini di amministrazione, correttezza della prassi amministrativa e legislazione.
Moschetti non può vincere ma è necessario che sia presente nell’assise provinciale.
Siccome lui ha garantito la sua continuativa presenza è l’unico baluardo, affidabile e utile, per arginare e controllare gli appetiti di Nava e dei suoi capibastone.
Fuori ci penserà e si dovrà assumer l’onere il cittadino, dentro innanzitutto lui. Per evitare che i Bandinelli, le Valsecchi e compagnia brigante si approprino di meriti è bene che sulla scheda si voti solo il candidato Presidente del PRC non esprimendo voti sui singoli candidati. Così da monitorare anche la riuscita di questa azione. Fine non al riconoscimento del lavoro fatto dal Partito (nullo) ma del mandato specifico assegnato, dal basso, a Moschetti.