PROGRESSO BENZINA E MOTO GUZZI

guzzi_trotter_50Sarà l’estate di vacanze e code in autostrada ma sta tornando in auge la cronaca e la critica che la benzina costa troppo.

Io resto dell’idea che il prezzo invece sia ancora troppo basso.

Il motore a scoppio e di altri strumenti atti alla trazione e alla combustione consumano come 100 e rotti anni fa, ma nessuno  si indigna. Mi domando quindi: Ma la scienza li fa i progressi? E se li fa qualcuno li mette a disposizione? Ma forse c’è un’imperfezione a parlare di progresso. Forse ci sono delle imperfezioni in merito all’evoluzione della tecnologia, perché è energicamente peggio di 100 anni fa. Potrei scomodare l’esempio della pesatrice a leva (quella monobraccio) che a costo energetico zero e impossibilità di starature faceva lo stesso servizio delle moderne pese elettriche con display a cristalli liquidi visto che l’efficienza di pesare un’oncia di farina o di zucchero (lasciamo perdere la marjuana che è più esigente) non richiede grossi investimenti.

Per tornare in tema trasporti si possono citare il Trotter della Guzzi in produzione fino a fine anni ’70, 40 cc di cilindrata che esigeva 1,5 litri di benzina per fare 100 Km, imparagonabile ai moderni scooter di plastica che se riesce a non consumare più di 5 litri per 100 km ringrazi iddio e la tecnica moderna. Oppure giusto per non essere il solito guzzista imperterrito la vespa 50-r (o special) degli anni settanta che consumava 2,5 litri per fare 100 km. Ironia della sorte la circolazione di questi mezzi a basso consumo energetico è vietata per legge in quanto non rispondenti alle moderne disposizioni contro i gas serra, che però danno semaforo verde a motociclette 1200 cc che consumano anche 10 litri per effettuare 100 km e quindi per unità di litro quanti di quanti fumi parliamo?

Ditemi ora voi dal punto di vista della tecnologia se c’è stato progresso, stazionarietà oppure involuzione…

saluti luddisti

24 pensieri su “PROGRESSO BENZINA E MOTO GUZZI”

  1. Immagina che il condominio della tua casa o condominio si differenzi da quello che ti copre ora solo dal coloro: nero. E immagina che all’interno del tuo garage vi sia una presa di corrente che peschi energia da quel tetto coperto da pannelli fotovoltaici. Ora immagina che dentro a quel garage vi sia parcheggiata questa automobile:
    http://www.motori24.ilsole24ore.com/Auto-Novita/2009/07/kangoo%20be%20bop%20z.e..php
    Forse, a volte, le “provocazioni” sono la sintesi di un discorso molto più lungo e complesso.

  2. Non sono un esperto, ma penso che la questione sia un po’
    più complicata.

    Facciamo una distinzione tra due tipi di inquinamento
    prodotti da un motore a scoppio: sostanze inquinanti
    (tipo benzene, ossidi, micropolveri, ecc…) e CO2.

    Ecco il primo tipo di inquinamento si è notevolmente ridotto
    dall’euro 0 all’euro 5. A tal punto che penso sia possibile dire
    che un benelli che percorre 10km sia altamente più inquinante del
    cayenne del Ranzani che ne percorre 20.

    Mentre per quanto riguarda la produzione di CO2 (direttamente collegata
    con l’effetto serra!) i progressi sono veramente miseri. E sì in tal caso è vero che il rapporto km/litro è importante! Cioè più litri di benzina vengono bruciati più CO2 viene prodotta! Ed in tal senso è vero che il motore a scoppio ha fatto dei progressi ridicoli. Come è vero che il rendimento
    generale del motore a ciclo otto o il diesel non è migliorato granchè.

    Non penso però si possa dire che non ci siano stati dei miglioramenti
    sull’efficienza. C’e’ anche da considerare che le macchine di oggi
    pesano molto
    di più di quelle del passato anche perchè le vogliamo più accessoriate e
    più
    sicure.

    Sono certo che i margini di miglioramento ci siano e molto significativi!
    E che come al solito le case produttrici siano solo parzialmente
    interessate a percorrerli.

    Dire pero’ che il motorino degli anni 70 fa meno danni dell’auto
    di oggi penso che sia un po’ fuorviante.

  3. izuvnswgqjmxchby mountainszsl referees actors drunks beauties senators rebuttals natives academics employees bread curs capons islands children beans soldiers weapons harpers bullfinches arrows managers goldfinches mountains sailors princes martens troops men trout irritants irish money toads trekkies geologists developers coots angels tigers show documents stairs students builders satellites choughs hammers consultants circuits grouse corgis girls

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *