SI PAGANO VERAMENTE TROPPE TASSE A LECCO?

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Non mi è piaciuto il titolo che è stato dato all’indagine della Cgia di Mestre sulle tasse locali pagate a Lecco, sul quotidiano locale La Provincia di lecco edizione di Lunedì 28/7: “Spremuti e mazziati, tasse da incubo”. (l’articolo è il primo commento a questo post)

Si pagano veramente alte tasse locali a Lecco? Qual è il parametro per stabilirlo? Ogni anno al rinnovarsi dell’indagine e leggendo tutti i commenti non riesco sinceramente a comprenderlo.. Lo scorso anno il candidato Sindaco del centrosinistra Alfredo Marelli si spinse addirittura a dire che questa classifica era “un indicatore negativo” seguito a ruota dai rappresentanti dei Consumatori che ahinoi, ormai non fanno più testo, infatti, si limitano a svolgere il compitino di tutelarci quando però i buoi sono già belli e scappati.Tutte posizioni che odoravano di populismo, cioè con l’obiettivo di cavalcare la facile onda qualunquista che ritiene le Tasse una brutta bestia, le nemiche del popolo. A prescindere.

Si ripeterà così anche quest’anno immancabilmente, scommettiamo? Vorrei quindi quantomeno chiedere anche di girarla la medaglia, di attaccarci un pezzetto di ragionamento. Di provare cioè a rispondere nel merito alle domande che sarebbe utile porci. Ed è per questo che non mi è piaciuto il titolo delal Provincia. Senza, mi guardo bene dal proporlo, ri-cominciare a ritenere in primis le Tasse lo strumento che lo Stato e l’Ente pubblico in generale – ha per ridistribuire la ricchezza ed erogare i servizi. Siamo favorevoli – almeno a sinistra o per chi ha un ordinario senso civico – nel ritenere corretto che più alto è il reddito prodotto, proporzionale (progressiva) deve essere la tassazione? Da qui allora proviamo ad andare oltre: riteniamo che i servizi erogati, in questo specifico caso dal Comune di Leccoi, siano adeguati? Coprono i 5 euri quotidiani – di media – che versiamo nelle Nostre Casse pubbliche? Se non ci soddisfano, ed a me non soddisfano, forse dobbiamo lamentarci di questo. Che non è la stessa cosa di “spremuti e mazziati, tasse da incubo”. Non possono essere i 0,50cent della Tariffa minima per i parcheggi, lo scandalo, checché ne disse lo scorso anno Sergio Fenaroli di Federconsumatori. Forse, tra l’altro un Ticket addirittura più alto in centro sarebbe auspicabile, dirottando questi importi sulla decurtazione dei biglietti dei Bus e dei parcheggi più periferici. Per esempio. 5 euri al giorno versati nelle nostre casse pubbliche non sono buttati – secondo me – se servono a introdurre il biologico – ed il chilometro zero – in forma massiccia nelle mense scolastiche o a prevedere un progetto di sviluppo dell’autocondivisa sul territorio, o di pannelli solari sui tetti degli edifici pubblici e perché non sperare che con queste tasse locali non si possa vedere che il Comune ristrutturi – forte del vanto che esplicita per Agenda 21 – il Palazzo delle Paure e Villa Manzoni qui di Lecco con criteri di bioarchitettura/edilizia, cosa che fino ad oggi non sta per nulla facendo. Forse il nocciolo sta qui: insieme, dovremmo essere anche coinvolti in maniera partecipativa e responsabile alla costruzione delle decisioni. E in primis dovremmo chiederci – non se sono alte o basse le tasse (in base a che poi?) ma come vengono spesi – dall’Ente locale – questi nostri 1825 euri l’anno. Sarebbe fare Comunità, sarebbe poi un buon metodo contro l’antipolitica oggi fortemente permessa, da molti di noi, a questa classe politica.

27 pensieri su “SI PAGANO VERAMENTE TROPPE TASSE A LECCO?”

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