Ciao,
avrete certamente seguito – chi su carta stampata e chi attraverso media alternativi – le recenti vicende di cronaca riguardanti l’emergenza italiana di nuovo conio: “preservare l’italianità” dal “morbo” rappresentato dai migranti. Specie se clandestini.
Gli animaleschi istinti della Lega Nord trovano ormai largo seguito in una considerevole fetta dell’opinione pubblica italiana. Vedasi la tranquillità sconcertante con cui s’è accolto il pacchetto sicurezza.
Siamo addirittura arrivati al punto che il Vaticano e Fini (Gianfranco Fini, quello che durante le giornate del G8/massacro di Genova nel 2001 stette all’interno del centro di comando dei carabinieri a Forte San Giuliano a coordinare non si sa bene chi e per quale motivo, ndr) dettano il vademecum del buon oppositore al “razzismo” verde dal retrogusto berlusconiano. Al peggio non c’è mai limite.
La violenza fisico-mediatica con cui il Governo piduista di Silvio Berlusconi si sta scagliando sugli ultimi è qualcosa di intollerabile. La propaganda ipocrita prevede la ripetizione continua di fandonie abbastanza semplici da (far) imparare ai distratti:
1) La sinistra (quale poi?) è la solita mollacciona e lassista che giustifica sempre quei banditi degli immigrati. 2) Gli immigrati vengono qui per delinquere. 3) Gli stranieri (di pelle nera o romeni preferibilmente) rubano il lavoro ai giovani italioti prestanti. 4) Bisogna aiutarli a casa loro (ci pensa Gheddafi). 5) Sta scomparendo la religione cattolica in favore di tal Maometto: difendiamo le nostre radici!
La Lega ha sommato le fandonie, aggiunto un pizzico di paura percepita grazie alle tivvù di Regime, approfittato dell’ignoranza italiota ed ha partorito un mostro. La responsabilità però non può che esser di coloro che, consci della deriva bestiale che sta decomponendo ulteriormente questo Paese, continuano a finger d’abitare su Marte o Venere.
E’ necessaria una reazione da parte di quella società “civile” che ancora ha a cuore il principio di Eguaglianza e la difesa del Diritto. E che troppo spesso se ne sta zitta.
La rivista “Carta” ha lanciato un appello: fare del 25/9 il “Clandestino Day”.
Che non si riduca ad una giornata fine a se stessa. Che non sia un urlo isolato. Che non rappresenti un rantolo. Che sia invece l’inizio di una reazione pacifica di chi difende gli ultimi e sa distinguere l’Umanità dalla crudeltà. Un primo passo per approfondire questo complicatissimo tema anche nella sonnolenta città di Lecco. Senza pregiudizi. Non c’è Sicurezza senza Diritti.
Mobilitiamoci!! Dando concreto significato al ruolo centrale che spetta ad ogni cittadino consapevole. Organizziamo anche a Lecco un momento, che segni l’inizio di un percorso di sensibilità su questi temi, in occasione del 25 settembre. Sono necessarie le idee, gli spunti, le proposte di ciascuno di voi.
Per questo, insieme agli amici Mariacarla Castagna e Paolo Trezzi, vi invitiamo a partecipare convinti: MERCOLEDI’ 2 SETTEMBRE, ORE 21 CAMERA DEL LAVORO DI LECCO, VIA BESONDA
RIUNIONE APERTA ALLA CITTADINANZA IN VISTA DEL “CLANDESTINO DAY” IN PROGRAMMA IN TUTTA ITALIA IL 25 SETTEMBRE PER RACCOGLIERE DI IDEE, SPUNTI, INIZIATIVE E CONTRIBUTI.
PS: Alla riunione di mercoledì non ci sarà nessun “organizzatore” e nessun “ospite”. E’ un’iniziativa ancora da costruire, tutti insieme!
Duccio